di Alessandro Maria Di Giulio
Come riferito da UmbriaJournaltv.it sono tornate in funzione le Tofolamp,
le lampade attrattive per allontanare i chironomidi dai luoghi di svago serale nei bei lungolago del Trasimeno. Le lampade assolvono all’importante compito di attrarre gli insetti con le loro luci bianche e farli sostare sulle maglie delle reti che ben si adattano alle loro zampe. I chironomidi trascorrono così la notte sui tofi, diminuendo il fastidio ai frutori delle serate lacustri. Si ricorda che i chironomidi hanno una breve vita come adulti e una gran parte li troviamo alla mattina a terra nei pressi dei tofi.
Il progetto di attrazione con le luci e la classica rete da pesca del Trasimeno fu concepito nel 2004 dal Dr. Alessandro Maria Di Giulio della USLUmbria1 e dal P.C. William Gallinari della Provincia di Perugia. Dalle esperienze fin a quel tempo sviluppate nella laguna Veneta e ad Orbetello infatti, l’attrazione dei chironomidi veniva effettuata disponendo teli bianchi che venivano illuminati da potenti fari. Il risultato era si di attrazione ma nel contempo i chironomidi non potevano sostare per lungo tempo sul telo e quindi riprendevano il volo distribuendosi nell’ambiente circostante. Un altro fattore negativo di questa tecnica era l’aspetto esteriore che risultava avere l’effetto dei “Lenzuoli stesi” che non si addiceva ad un ambiente di pregio ambientale nei quali si inserivano. Furono quindi realizzate dalla Provincia di Perugia le lampade e gli fu messo il nome di “Tofolamp”. La collocazione di circa 80 lampade sui lungolago offre un importante funzione di “diversione luminosa” che integrata con l’applicazione di fonti luminose gialle e rosse nei ristoranti, nei bar e nelle altre attività ricettive diminuisce la pressione degli insetti nei luoghi sensibili.
Le Tofolamp sono divenute anche un simbolo del lago Trasimeno e sono state riprese, anche non volendo, in numerose fotografie. Riportiamo alcune di queste foto gentilmente concesse da fotografe del lago Trasimeno. Un ringraziamento a Francesca Buricca, Lorenza Gori e Antonella Spinelli.
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