di Alessandro Maria Di Giulio
Siamo nel boom del caldo e la presenza delle zanzare si è fatta invadente. E’ l’argomento del momento che i media lo stanno trattando a 360 gradi. Riportiamo l’articolo apparso sul Corriere dell’Umbria domenica 29 luglio nel quale si riferisce che “dal bollettino di Vape Foundation..fino al primo di agosto Perugia e Terni sono indicate come province con un indice potenziale di infestazione di zanzara tigre massimo”. Questo indice prende in considerazione i parametri meteo-climatici funzionali allo sviluppo della zanzara tigre. Più la temperatura è elevata e costante e maggiore è la velocità di trasformazione da uovo in adulto di zanzara, che in questo periodo è di appena
6-7 giorni. Se consideriamo che una “tigre” può deporre 300-400 uova in circa 30 giorni di vita possiamo comprendere come la progressione dell’infestazione sia al massimo picco. Non dobbiamo dimenticarci però che l’infestazione avviene solo nei luoghi dove abbiamo contenitori con acqua libera. Proprio ieri abbiamo fatto un sopralluogo a San Sisto di Perugia dove alcuni abitanti lamentavano la presenza di zanzare. “Le zanzare vengono dal parco e non vengono fatte le disinfestazioni”, questa è la causa asserita da alcuni abitanti. Il parco però era veramente secco, l’erba ormai bruciata dal sole e soprattutto i tombini della raccolta dell’acqua stradale erano asciutti. Non era quindi il parco la causa dell’infestazione e chiesi agli esponenti se vi erano parte interne agli edifici con orti. Effettivamente all’interno della struttura residenziale vi era un corridoio di passaggio tra le diverse proprietà con giardino che alcuni condomini avevamo adibito ad orto. Gli orti erano veramente ben tenuti e non sono stati rilevati contenitori di acqua scoperta. Da un controllo accurato però, proprio sul vialetto di passaggio sono stati controllati i tombini delle acque piovane. Erano proprio quelli che erano pieni di larve e di adulti di zanzara tigre. Il condomino che si era preso cura di trattare i tombini effettuava il trattamento, però con un dosaggio non corretto in quanto diluiva la compressa in acqua e ne versava dentro un quantitativo insufficiente per il controllo delle larve. In base a queste considerazione bisogna tenere conto di inserire 1 compressa nei tombini ogni 15-20 giorni (come indicato in etichetta) e non effettuare diluizioni “casarecce”. In caso di rilevazione di adulti di zanzara nei tombini bisogna spruzzare un pò di insetticida spray nel tombino stesso in modo da le zanzare adulte che comunque andrebbero a deporre e a pungerci.
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