Alla “Fiera del Consumo critico e degli stili di vita salutari” che si è tenuta a UMBRIAFIERE di Bastia Umbra nello scorso mese di ottobre si è parlato di MEDICINA DEL VIAGGIATORE. Continua a leggere “UMBRIA TV – IL VIDEO SU MEDICINA DEL VIAGGIATORE”
Categoria: Malattie
Giugno
ARRIVANO PULCI E ZECCHE: COME PROTEGGERE I NOSTRI AMICI ANIMALI?
di Iolanda Moretta
Malattie degli animali
Malattie degli animali trasmesse da vettori
La leishmaniosi canina
Di Stefania Mancini
Premessa
La leishmaniosi canina è una malattia causata dal protozoo Leishmania infantum che viene trasmesso da un insetto vettore, il flebotomo o pappatacio . Si tratta di una patologia sistemica grave difficile da diagnosticare per la variabilità dei quadri clinici. La guarigione è difficile. La leishmaniosi è trasmissibile anche all’uomo (zoonosi) e il cane rappresenta il principale serbatoio del parassita.
Cosa si intende per malattia infettiva trasmessa da vettore
La trasmissione di una malattia infettiva attraverso un vettore è una modalità di trasmissione indiretta, in cui lo specifico ectoparassita o organismo pluricellulare vettore (es. zanzara, zecca, mosca, pidocchio, pulce, ratto ecc.) diventa lo strumento obbligatorio di trasmissione dello specifico microrganismo, agente etiologico della malattia. Pertanto le malattie da vettori non sono malattie infettive direttamente contagiose e trasmissibili da persona a persona, ma necessitano della mediazione obbligatoria del vettore.
Descrizione dell’organismo infestante
La Leishamania infantum è un protozoo che ha un ciclo riproduttivo complesso.
La Leishmania infantum completa il suo ciclo biologico in due fasi utilizzando due ospiti: dentro le cellule del sistema mononucleare fagocitario di un vertebrato (cane, uomo) e nel tubo digerente di un insetto vettore (flebotomo). La Leishmania infantum assume due forme diverse secondo la fase del ciclo e l’ospite: si ritrova in forma flagellata (promastigote) nel flebotomo e in forma tondeggiante e non flagellata (amastigote) nei macrofagi degli animali infetti.
Quali animali vengono infestati
Cane, gatto, ratto (Rattus rattus), lepre iberica (Lepus granatensis)
Si sospetta esistano in natura altri vertebrati, anche appartenentia specie selvatiche, che fungono da serbatoio ma tale eventualità non è stata ancora dimostrata
Modalità di ingresso/ Sintomi
Tutti i casi di leishmaniosi umana e canina si trasmettono tramite la puntura di un flebotomo, principalmente appartenente al genere Phlebotomus. Si tratta di un piccolo insetto di circa 2-3 mm di dimensione distribuito in tutto il continente tra i paralleli 50°N e 40°S localizzato tra il livello del mare e i 1500 metri di altitudine. La sua attività è massima all’ alba e al tramonto, dalla tarda primavera al tardo autunno,secondo la latitudine, quando le femmine del parassita, le uniche ad essere ematofaghe, vanno alla ricerca di cibo e pertanto succhiano il sangue dei vertebrati.
Le forme flagellate del parassita (promastigoti) si moltiplicano nell’intestino dell’insetto vettore, la femmina di flebotomo,, che le inocula nella sede intradermica dell’ospite durante il pasto di sangue. I macrofagi del connettivo fagocitano i promastigoti, i quali, in questa fase, assumono una forma tondeggiante e non flagellata diventando amastigoti. Gli amastigoti , replicandosi nei macrofagi , li distruggono ed infettano progressivamente un numero sempre maggiore di cellule.
La disseminazione del parassita nell’organismo e l’eventuale sviluppo della malattia dipendono dal tipo e dall’efficienza della risposta immunitaria del cane infetto. Nel cane Leishmania infantum causa una infezione generalmente cronica che a volte può essere asintomatica e a volte può evolvere in malattia sintomatica evidente in funzione del fatto che il sistema immunitario dell’ospite sia indirizzato verso una risposta umorale (Th2) o verso una risposta cellulo mediata (Th1).
I due estremi dell’espressione clinica sono:
- cani infetti ma clinicamente sani, caratterizzati da una lieve o assente risposta Th2 e dalla presenza di una consistente risposta Th1specifica contro Leishmania;
- cani infetti e gravemente malati, caratterizzati da una esagerata risposta Th2 e da una risposta Th1 assente o lieve.
La leishmaniosi canina può interessare tutte le razze, ma alcune come il Pastore tedesco ed il Boxer, sembrano predisposte. Più colpiti i soggetti di sesso maschile, quelli di età inferiore ai 3 anni o tra gli 8 e i 10 anni.
I sintomi clinici più facilmente rilevabili dal proprietario sono:
- dimagramento
- astenia ( il cane sembra sempre stanco)
- alterazioni cutanee (dermatite desquamativa, dermatite ulcerativa, ecc.)
- poliuria e polidipsia (il cane beve e urina molto)
- epistassi (sangue dal naso)
- ingrossamento dei linfonodi
- lesioni oculari
- zoppia
In corso di leishmaniosi canina può essere comunque rilevata una gamma vasta ed eterogenea di sintomi alcuni dei quali (epatosplenomegalia, lesioni renali) rilevabili attraverso diagnostica per immagini(radiografie, ecografie) e specifiche indagini di laboratorio
Diagnosi
Test sierologico IFAT, esame citologico (midollo osseo, linfonodi), PCR
esame emocromocitometrico, profilo biochimico sierico, elettroforesi delle proteine, esame delle urine
Per arrivare alla diagnosi di leishmaniosi, il segnalamento, i dati anamnestici, i segni clinici eventualmente presenti ed i risultati delle prove di laboratorio vanno integrati tra loro (medico veterinario).
L’infezione da Leishmania infantum può evolvere in tempi che vanno da poche settimane a molti mesi, con quadri di malattia estremamente variabili e polimorfi, non sempre facilmente classificabili.
Sarà il medico veterinario, al momento della diagnosi, integrando tutti i dati in suo possesso, a cercare di inquadrare l’infezione-malattia nel suo stadio evolutivo sia per impostare la corretta terapia sia per per prevedere e prevenire l’evoluzione verso fasi più gravi o di irreversibilità della malattia stessa.
Prevenzione nella gestione dell’animale
- INSETTICIDI
L’utilizzo di insetticidi (deltamethrina, permethrina, flumethrina)con proprietà repellenti in formulazione spot on da applicare sul cane o come collari impregnati riduce in maniera significativa la possibilità di infezione dei cani - PREVENZIONE FARMACOLOGICA
La somministrazione orale di domperidone, farmaco con proprietà immunostimolanti registrato in Italia e in altri stati europei, per 30 giorni consecutivi ogni 4 mesi, secondo il consiglio del medico veterinario curante, ha un effetto protettivo statisticamente significativo nel prevenire la manifestazione clinica della malattia
Vaccinazione (se c’è)
E’ stato registrato in Europa un vaccino nei confronti della leishmaniosi canina, costituito dall’antigene di superficie dei promastigoti (PSA) e da un adiuvante. Il vaccino è indicato per l’immunizzazione attiva di cani sieronegativi alla Leishmania infantum da 6 mesi di età in poi e induce immunità per un anno, proteggendo parzialmente nei confronti della infezione attiva da Leishmania infantum nonché della sua progressione clinica.
Il suo utilizzo è controverso in quanto non è pienamente provata la sua efficacia a lungo termine nel ridurre la trasmissione e di conseguenza l’incidenza della infezione in cani ed esseri umani nelle aree endemiche.
Malattie da vettori e vaccinazioni internazionali
Viaggio all’estero: i luoghi a rischio e le malattie che si possono contrarre dagli insetti
Di Massimo Gigli
Luoghi più a rischio: Africa subsahariana e in alcune regioni dell’ America centrale ed amazzonica e dell’Asia meridionale
Malattia: malaria, malattia protozoaria
Insetto – vettore: zanzara infetta (Anopheles) vettore obbligato
Cosa fare prima del viaggio: Contattare un Centro specializzato di Medicina del Viaggiatore della USL con congruo anticipo (quantomeno 20 gg. prima della partenza) che proporrà la chemioprofilassi antimalarica, nel caso di viaggio in aree a rischio
La profilassi va iniziata prima del viaggio, proseguita durante il soggiorno e anche dopo il rientro, secondo gli schemi di assunzione previsti per ogni farmaco. Bisogna ricordare che la chemioprofilassi non è una vaccinazione, ma appunto una profilassi farmacologica e va aggiunta alle normali misure ambientali e comportamentali per evitare la puntura delle zanzare. E’ fondamentale completare e non interrompere la chemioprofilassi dopo il rientro.
Luoghi più a rischio: Africa subsahariana e in alcune regioni dell’ America centrale ed amazzonica Malattia: Febbre Gialla, malattia virale (flavivirus)
Insetto – vettore: zanzara infetta (Aedes aegypti) vettore obbligato
Cosa fare prima del viaggio: Contattare un Centro specializzato di Medicina del Viaggiatore della USL con congruo anticipo (quantomeno 20 gg. prima della partenza) che proporrà la vaccinazione e consiglierà di adottare norme comportamentali e utilizzo di repellenti cutanei per evitare la puntura di zanzara.
Luoghi più a rischio: Asia Meridionale e nel Sud Est asiatico con viaggi prolungati di almeno un mese, in aree rurali nei periodi umidi (da maggio a ottobre)
Malattia: Encefalite Giapponese, malattia virale (flavivirus).
Insetto – vettore: zanzara infetta (Culex la normale zanzara nostrana) vettore
Cosa fare prima del viaggio: Contattare un Centro specializzato di Medicina del Viaggiatore della USL con congruo anticipo (quantomeno 20 gg. prima della partenza) che proporrà la vaccinazione e consiglierà di adottare norme comportamentali e utilizzo di repellenti cutanei per evitare la puntura di zanzara.
Luoghi più a rischio: Sud Est Asiatico, nel Sud Pacifico, nei Caraibi, in Africa e nell’ America tropicale
Malattia: Febbre Dengue, malattia virale (flavivirus)
Insetto – vettore: zanzare infette (soprattutto Aedes aegypti, ma anche Aedes albopictus cioè zanzara tigre).
Cosa fare prima del viaggio: Non essendo disponibile un vaccino bisognerà adottare tutte le misure per ridurre il rischio di punture.
Luoghi più a rischio: alcuni paesi africani ed asiatici che si affacciano sull’Oceano Indiano
Malattia: Chikungunya, malattia virale (togavirus)
Insetto – vettore: zanzare infette (soprattutto Aedes aegypti, ma anche Aedes albopictus cioè zanzara tigre).
Cosa fare prima del viaggio: Non essendo disponibile un vaccino bisognerà adottare tutte le misure per ridurre il rischio di punture.
Luoghi più a rischio: aree boschive e rurali di molti paesi dell’Europa Centrale, Settentrionale e Orientale e dell’ Asia, e anche del nord est italiano (Friuli Venezia Giulia e Trentino) in particolare da aprile ad ottobre
Malattia: Encefalite da zecche e la Malattia di Lyme.
Insetto – vettore: zecca
Cosa fare durante il viaggio: Camminare in zone boscose evitando, per quanto possibile, il contatto con la vegetazione (al centro del sentiero)
Indossare calzature chiuse e ridurre al minimo la zona di cute scoperta (es. berretto, pantaloni dentro i calzettoni ecc.), preferendo indumenti di colore chiaro
Usare repellenti (es. DEET) con applicazione non diretta sulla cute.
Non dimenticare un’accurata ispezione della cute al ritorno dall’escursione. Utile doccia ed anche ispezione degli abiti
Non tentare maldestramente di rimuovere la zecca
Per saperne di più….
Cosa si intende per malattia infettiva trasmessa da vettore
La trasmissione di una malattia infettiva attraverso un vettore è una modalità di trasmissione indiretta, in cui lo specifico ectoparassita o organismo pluricellulare vettore (es. zanzara, zecca, mosca, pidocchio, pulce, ratto ecc.) diventa lo strumento obbligatorio di trasmissione dello specifico microrganismo, agente etiologico della malattia. Pertanto le malattie da vettori non sono malattie infettive direttamente contagiose e trasmissibili da persona a persona, ma necessitano della mediazione obbligatoria del vettore.
Quali sono nel mondo le principali malattie infettive trasmesse da vettori
La Malaria, malattia protozoaria trasmessa attraverso la puntura di zanzara infetta (Anopheles) che rappresenta il vettore obbligato. E’diffusa soprattutto nella Africa subsahariana e in alcune regioni dell’ America centrale ed amazzonica e dell’Asia meridionale.
Si registrano 250-500 milioni casi/anno nel mondo di malaria con 700.000-1 milione di morti/anno (di cui 80% nell’Africa subsahariana con il 90% dei casi in bambini < 5 anni)
La Febbre Dengue, malattia virale (flavivirus) trasmessa attraverso la puntura di zanzare infette (soprattutto Aedes aegypti, ma anche Aedes albopictus cioè zanzara tigre)
E’ diffusa nel Sud Est Asiatico, nel Sud Pacifico, nei Caraibi, in Africa e nell’ America tropicale.
50 -100 milioni casi/anno nel mondo di Febbre Dengue , di cui 200-500.000 nella forma più grave emorragica con ca. 50.000 morti. L’ incidenza è in drammatico aumento (2,5 miliardi di persone esposte nel mondo).
La Febbre Gialla, malattia virale (flavivirus) trasmessa attraverso la puntura di zanzare infette (Aedes aegypti) E’ diffusa soprattutto nella Africa subsahariana e in alcune regioni dell’America centrale ed amazzonica . Ogni anno ca. 250.000 casi nel mondo con 10-20.000 morti
La Malattia di Chikungunya, malattia virale (togavirus) trasmessa attraverso la puntura di zanzare infette (soprattutto Aedes aegypti, ma anche Aedes albopictus, cioè zanzara tigre ).E’ diffusa in alcuni paesi africani ed asiatici che si affacciano sull’Oceano Indiano. Un miliardo e mezzo di persone potenzialmente esposte nel mondo Sintomatologia tipica delle “febbri virali non emorragiche” (febbre, brividi, cefalea, mioartralgie, sintomi gastrointestinali, eruzione cutanea). I bambini sotto 2 anni e gli anziani sono le fasce a maggior rischio. Il periodo incubazione è di 4-7 gg. dalla puntura di zanzara.
L’Encefalite Giapponese, malattia virale (flavivirus) trasmessa attraverso la puntura di zanzare del genere Culex (la normale zanzara nostrana). La maggior parte delle infezioni è asintomatica. La sintomatologia è anche qui quella tipica delle “febbri virali non emorragiche” con possibile interessamento del Sistema Nervoso Centrale. Il rischio, non elevato, esiste soprattutto per i viaggiatori che si recano in Asia meridionale e soprattutto nel Sud Est asiatico con viaggi prolungati di almeno un mese, in aree rurali nei periodi umidi (da maggio a ottobre)
L’Encefalite da zecche e la Malattia di Lyme sono malattie trasmesse dalle zecche
L’Encefalite da zecche è una malattia virale (flavivirus) trasmessa attraverso la puntura di zecche (soprattutto Ixodes Ricinus e Ixodes Persulcatus). Diversi animali, sia selvatici che domestici, e uccelli contribuiscono a mantenere il ciclo di trasmissione
E’ estremamente diffusa nelle aree boschive e rurali di molti paesi dell’Europa Centrale, Settentrionale e Orientale e dell’ Asia, in particolare da aprile ad ottobre. Anche aree boschive del nord est italiano (Friuli Venezia Giulia e Trentino) sono considerate a rischio.
Il rischio per i normali viaggiatori è comunque in genere relativamente basso.
La malattia di Lyme è invece una malattia batterica (Borrellia Burgdorfer) trasmessa attraverso la puntura di zecche Ixodes (in Europa Ixodes Ricinus), segnalata a partire dal 1975 a Lyme nel Connecticut. Estremamente diffusa nelle aree boschive e ricche di cervi degli Stati Uniti, si sta rapidamente diffondendo anche in Asia, Europa e Sud America. In Italia la malattia è endemica in aree del Carso, del Trentino e della Liguria. L’uomo, come il cane e il cavallo si infetta occasionalmente solo attraverso la puntura di zecca. Da ricordare che molto spesso la puntura della zecca essendo indolore passa inosservata
Quale è il rischio di epidemie di queste malattie nel nostro paese
Il rischio è legato alla presenza del vettore e a condizioni particolari orografiche, climatiche e stagionali. Sicuramente l’incremento dei viaggi, la mobilità continua di persone e cose, la globalizzazione del turismo e degli spostamenti favoriscono in generale questo rischio. Non dobbiamo dimenticare che proprio in Italia nell’estate del 2007 in Emilia – Romagna c’è stata la prima epidemia in Europa di M. Chikungunya (130 casi accertati e un morto) trasmessa dalla zanzara tigre. Casi non solo di importazione, ma anche autoctoni di febbre dengue sono stati segnalati in questi ultimi anni anche nella Francia meridionale (Nizza, Marsiglia )
Come prevenire le malattie da vettore
Sicuramente la vaccinazione in chi si reca per viaggio in paesi a rischio per le malattie dove la vaccinazione esiste (es. febbre gialla, encefalite giapponese) accanto a norme comportamentali e utilizzo di repellenti cutanei per evitare la puntura di zanzara. Per la malaria è fondamentale attuare una corretta chemioprofilassi.
A chi rivolgersi per avere le informazioni utili
Chi decide di intraprendere un viaggio in paesi endemici per determinate malattie è opportuno che contatti un Centro specializzato di Medicina del Viaggiatore con congruo anticipo (quantomeno 20 gg. prima della partenza)
Che cosa fa il Centro di Medicina del Viaggiatore
Il Centro della Azienda USL Umbria n. 1 di Perugia è la struttura individuata a livello ministeriale per la somministrazione e relativa certificazione della vaccinazione contro la febbre gialla, come previsto dall’OMS
Il Medico del Centro di Medicina del Viaggiatore in base alle seguenti variabili (paese destinazione,durata e tipo del soggiorno, stato di salute della persona e vaccinazioni pregresse, età del viaggiatore, tempo ancora disponibile prima della partenza):
- compila cartella individuale
- elabora schema vaccinale
- effettua vaccinazioni previste
- aggiorna la posizione vaccinale del viaggiatore
- eventualmente consiglia e/o prescrive i farmaci antimalarici
- rilascia certificato internazionale,laddove necessario
- fornisce tutte le informazioni necessarie (attività di “counselling”)
Il “counselling”non promuove solo le vaccinazioni,ma la protezione e la salute globale del viaggiatore
Come prevenire la puntura di zanzara
Evitare di uscire soprattutto tra il tramonto e l’alba quando la zanzara Anopheles solitamente punge; da ricordare però che la zanzara Aedes Albopictus (zanzara tigre) punge anche di giorno
Pernottare in locali con impianto di condizionamento o con finestre dotate di zanzariera;
All’aperto, soprattutto dopo il tramonto, indossare abiti sufficientemente spessi e che coprano tutto il corpo (maniche e pantaloni lunghi). Può risultare utile in alcuni casi e soprattutto per chi deve lavorare all’esterno anche indossare indumenti impregnati con insetticida (piretroidi)
Non indossare di norma abiti dai colori scuri, non usare profumi o deodoranti perché attirano le zanzare;
Ricorrere all’applicazione ripetuta di lozioni repellenti ( ricordare che sono eliminate dal bagno, dallo strofinamento, dalla pioggia). Si consiglia di usare prodotti sicuramente efficaci (es. DEET) e in concentrazioni adeguate.
Prima di coricarsi, in assenza di aria condizionata e/o zanzariere impregnate con insetticida, nebulizzare nell’ambiente un insetticida spray (piretroidi a base di permetrina / deltametrina). Possibile applicazione di zanzariere al letto, ma assicurarsi che la zanzariera non abbia buchi, sia ben fissata sotto il materasso e che nessuna zanzara sia rimasta intrappolata all’interno;
In eventuale aggiunta, utilizzo, durante la notte, di diffusori elettrici o serpentine anti – zanzara (sicuramente di più limitata efficacia)