Dal pest al pet passando per il food – le contraddizioni del 2017

Pubblicato in data: 22 dicembre 2017

di Alessandro Maria Di Giulio

Se un ranocchio può essere trasformato in un principe, un topo può diventare il “miglior amico” dell’uomo?

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Oltre al cane, re del Pet, che si divide con il gatto e l’asino la maggior fetta nel settore “Terapy” in ambito “Social” , si stanno facendo avanti altri animali per il titolo di miglior amico dell’uomo. Nuove frontiere infatti si stanno aprendo nel variegato mondo degli “animali domestici” (PET , dobbiamo “putroppo” dirlo in inglese). Non bastano più le innumerevoli razze canine per soddisfare tutte le esigenze. Le passeggiate nel centro storico delle nostre città sono diventate lo “struscio” di cani di razze sempre più particolari. Se dei dalmati ne è rimasto solo 001 della famosa “carica“, di “Rin Tin Tin” ce ne sono pochi in giro mentre sempre di più sono i Bulldog inglesi e francesi. Dei Pitt Bull i padroni dicono che siano tanto buoni, mentre se ci si sente  un pò Heidi è meglio prendere un Pastore del Bernese e c’è chi sceglie l’ Akita per il suo carattere “un pò introverso”.

La nuova frontiera della compagnia domestica vede infatti altri animali. Il ratto è uno di questi e alcuni lo sottraggono alle catture dei “ciaparat” oggi qualificati a PCO (Pest Control Operator,  che definisce l’operatore professionale del controllo dei parassiti). Un movimento d’opinione che in Francia ha deciso di volerli proteggere “dal genocidio”. Come riportato da “Il Giornale” la psicologa infantile Josette Benchetrit, che ha raccolto 25.000 firme, ha affermato che “anzichè prendersela con i ratti e “condannarli a morte, bisognerebbe trovare un contraccettivo politico contro le fobie”.

D’altro canto la normativa europea è indirizzata giustamente verso la prevenzione della sofferenza murina e i dispositivi di cattura devono favorire un rapido “trapasso”, tanto che  in alcuni stati è già prevista l’abolizione delle tavolette collanti. Nel settore dei biocidi i principi attivi per il controllo dei roditori si riducono e non vi sono innovazioni di rilievo in arrivo. La professionalità dell’operatore del Pest Control si vede quindi nella capacità di orientarsi tra le scelte tecniche e di prevenzione più idonee a raggiungere gli obiettivi e contemperare le diverse sensibilità.  Eppure la presenza dei roditori si fa sempre più pressante in Italia e all’estero. Come riportato dall’ADN Kronos “Due nuove ‘reclute’ approdano al ministero degli Esteri francese. Non si tratta di nuovi ministri, sottosegretari o collaboratori, ma di veri e propri dipendenti ‘coi baffi’, ovvero due gatti – Nomi et Noé i loro nomi – arruolati da Quai d’Orsay per lottare contro la proliferazione dei topi negli edifici del ministero.” Che dire poi  “di uno degli stadi più belli e suggestivi del Mondo, ma è letteralmente infestato dai topi – Arsenal, che guaio: l’Emirates è infestato dai topi”

Ma le contraddizioni non finiscono qua. In questo anno si è parlato spesso di “insetti nel piatto” ma non di quelli che casualmente possono caderci dentro. Il Novel Food annovera una nuova proposta gastronomica: il Pandoro con farina di bachi di seta. Come riportato da “La Repubblica”  “se dal prossimo anno anche in Italia potremmo acquistare e gustare nuovi cibi di cui già si nutrono ben 2 miliardi di persone in tutto il mondo, c’è già chi fa le prove a casa”. 

Ma come in tutte le cose ci sono i figli e i figliastri: se la farina di bachi da seta entrerà a far parte della nostra dieta, le larve di mosca casearia sono vietate nei formaggi da parte della Comunità Europea che ne ha proibito la produzione e la commercializzazione per via delle norme igienico-sanitarie.

Come riferito in Agrodolce “Nonostante la denominazione di formaggio più pericoloso del mondo e il divieto di commercializzazione dell’Unione Europea, nel 2004 per salvaguardarlo il Casu Marzu è stato inserito tra gli oltre 4 mila prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole, una certificazione, questa, che consente di avere una deroga rispetto alle norme igienico-sanitarie europee.”

La prossima frontiera del PCO sarà quindi il controllo degli insetti di interesse sanitario in una biofabbrica di insetti da alimentazione. Ma se cadesse una blatta in una farina di cavallette che decisione prenderà il Controllo Qualità?

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Auguri di Buon Natale dal PODIS e Buone Feste con i nostri dolci del territorio.

 

 

Leggi le notizie in:

REPUBBLICA.IT- Pandoro baco da seta

AGRODOLCE – Casu Marzu

ADNKRONOS – Parigi Ministero esteri arruolati 2 gatti

SPORTMEDIASET – Stadio Arsenal invaso dai topi