Buongiorno,
le insegnanti della scuola dell’infanzia statale chiedono la disinfestazione da scorpioni nei locali adibiti a scuola dell’infanzia statale in quanto ne avrebbero avvistato uno (a quanto pare al corso sulla sicurezza sui luoghi di lavoro avrebbero ricevuto indicazioni in merito alla pericolosità della puntura/morso nei confronti dei bambini). avete indicazioni al riguardo? Esistono interventi mirati per disinfestazioni di immobile? Leggendo la scheda sul vostro sito io direi di no, ma preferisco avere una vostra risposta trattandosi di una scuola dell’infanzia. Grazie e cordiali saluti
1 risposta
Sig.ra Panada buondì,
Le specie di scorpioni italiani non sono pericolosi per l’uomo, salvo casi di persone allergiche o sensibili al veleno. Scarsa o nulla è l’aggressività nei confronti dell’uomo, il veleno è poco attivo, quindi, in caso di puntura (gli effetti sono inferiori alla puntura di un’ape), il comportamento deve essere rassicurante.
A dispetto di quanto si asserisce, gli scorpioni non sono aggressivi e per nulla desiderosi di pungere anzi, la fuga, è l’arma difensiva più usata da loro.
L’habitat naturale degli scorpioni italiani sono le zone umide, specialmente zone collinari o di montagna, dove l’umidità è alta, sia per la presenza di corsi d’acqua o di falde acquifere. Questi aracnidi si possono trovare facilmente sotto i sassi, tra le fessure di vecchi muri come ottimi rifugi (vedasi costruzioni in pietra a faccia-vista; si precisa che nessuna informazione è stata fornita sulla tipologia del luogo di rinvenimento). Talvolta possono riscontrarsi all’interno di abitazioni rurali, ove ci sia umidità e calore.
La disinfestazione (da eseguire unicamente sulla muratura esterna a faccia-vista) ha senso solo in caso di una vera e propria infestazione, quindi se gli esemplari avvistati o reperiti sono numerosi.
Cosa fare in caso di puntura
Innanzitutto occorre ribadire come la puntura dello scorpione avviene generalmente in maniera accidentale, casuale o per imprudenza (sollevando una pietra, ponendo le mani in un anfratto, camminando a piedi nudi, ecc.); se punti, necessita mantenere la calma! non bisogna applicare lacci che stringano la zona dell’arto colpito né aspirare con la bocca.
Il trattamento è generalmente sintomatico:
spremere con delicatezza la pelle per estrarre il veleno,
applicare del ghiaccio (coperto da un telo per evitare danni da freddo alla cute) per attenuare il dolore.
Rivolgersi al più vicino pronto-soccorso.
Cordiali Saluti Angelo Bruno Tamburro