di Alessandro Maria Di Giulio
Rivista on-line MICRON di ARPA Umbria: “Dai primi risultati, di uno studio effettuato al Lago Trasimeno, il gamberetto killer risulta
essere presente nell’intera fascia costiera del lago e dell’isola Polvese, essendo stati ritrovati individui della specie in tutti i campioni, a volte anche molto numerosi, nei diversi habitat indagati, caratterizzati da vegetazione acquatica, ciottoli, sedimento di fondo”.
I campioni sono stati effettuati a luglio di quest’anno da Arpa Umbria e dall’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e USLUmbria 1.
Nella pubblicazione viene descritto che “Il gamberetto Dikerogammarus villosus (Sowinsky, 1894) deve il suo appellativo di “gamberetto killer” (killer shrimp) per il suo comportamento estremamente aggressivo e per la sua voracità predatoria. Si tratta di un crostaceo della famiglia Gammaridae (Malacostraca-Amphipoda), lungo pochi centimetri, originario della regione tra il Mar Caspio e il Mar Nero, il bacino del Danubio e i suoi affluenti in Europa centrale e dell’Est.”
Ma di che si ciba il gamberetto alieno? “Dal punto di vista dell’alimentazione, oltre a essere un detritivoro, è anche un vorace predatore non solo di altri macroinvertebrati ma anche di uova e larve di pesci (Casellato et al., 2007; Rewicz et al., 2014).”
Una domanda sorge spontanea:
il gamberetto killer sarà un alleato per il controllo delle larve di chironomide?
Leggi la pubblicazione su:
Rivista Micron- Gamberetto killer