di Iolanda Moretta e Mario Principato
Come prevenire le punture
È molto difficile prevenire le punture di P. ventricosus perché si tratta di un acaro molto piccolo, invisibile ad occhio nudo. In genere non ci si accorge subito d’essere stati punti e la comparsa della tipica lesione strofuloide, accompagnata da intenso prurito, è ritardata talvolta anche di 12 ore rispetto al momento della puntura; a volte si pensa di essere stati aggrediti all’esterno, in un’altra abitazione o in ufficio ma, in realtà, l’acaro ci aveva già punti molte ore prima, proprio dentro la nostra casa. L’unica accortezza che possiamo avere per evitare le punture di Pyemotes è di non venire mai a contatto con i mobili tarlati e di non riporre la biancheria in armadi o cassetti presumibilmente infestati dall’acaro.
Come prevenire le infestazioni
Questi acari sono strettamente legati alla presenza dei tarli nell’abitazione, in quanto sono primariamente parassiti delle loro larve. Per questo motivo, al fine di prevenire infestazioni in ambiente domestico, è essenziale individuare precocemente la presenza di mobili, travi o suppellettili in legno tarlati ed eliminarli o farli restaurare da un esperto. Durante l’operazione di rimozione dei mobili parassitati, il rischio di essere punti è molto alto; è necessario, pertanto, utilizzare i guanti e, possibilmente, anche una tuta.
Come disinfestare
Nel periodo primaverile-estivo può insorgere improvvisamente una dermatite fortemente pruriginosa che coinvolge soprattutto aree coperte del corpo come la pancia, le spalle e in parte anche il collo e le braccia. Si tratta di lesioni a tipo strofulo, caratterizzate da una microvescicola centrale circondata da un alone eritematoso.
La prima cosa a cui bisogna pensare è la presenza di mobili tarlati nell’abitazione in cui si vive. Ciò in quanto, proprio nel periodo primaverile estivo, i tarli fuoriescono dalle gallerie scavate all’interno dei mobili trasportando, talvolta, al di sotto delle proprie elitre, dei piccolissimi artropodi ad apparato boccale vulnerante. Si tratta degli acari del genere Pyemotes, in particolare di Pyemotes ventricosus, che è divenuto oggi la prima causa di dermatite allergica nell’uomo all’interno delle abitazioni.
Se nell’abitazione sono presenti dei mobili tarlati.
Se nell’abitazione sono presenti dei mobili tarlati, la prima cosa da fare è ispezionarli accuratamente per verificare se fuoriesce la caratteristica polverina, tipica della presenza del tarlo vivo all’interno del mobile.
Se i mobili sono tarlati ormai da tanto tempo, e i buchi nel legno sono vecchi e vuoti, privi della caratteristica polverina?
Se dai fori nel legno non fuoriesce spontaneamente la caratteristica polverina, allora bisogna dedurre che il tarlo è morto all’interno, probabilmente da molto tempo. Il mobile allora si deve considerare sano, non solo privo dei tarli ma, soprattutto, privo degli acari del genere Pyemotes.
Se i mobili non sono tarlati?
Se i mobili non sono tarlati bisogna osservare con attenzione l’interno della propria casa e verificare l’eventuale presenza di tronchetti di legno dimenticati accanto al camino, oppure ispezionare le travi, gli infissi, eventuali oggetti in legno e notare se sono bucati dal tarlo e, soprattutto, se appaiono polverosi.
Talvolta è davvero difficile individuare la presenza del tarlo, perché non sono evidenti né i caratteristici fori né la tipica polverina!
A volte sono interessate solo le doghe del letto o l’intelaiatura di divani o poltrone, oppure la base di cassetti in cui sono riposti vestiti e biancheria. Altre volte, invece, il problema non è all’interno dell’abitazione ma è nella legnaia e la dermatite si correla alla frequentazione di questo ambiente.
Come essere certi della presenza di Pyemotes all’interno della propria abitazione?
Certamente l’esame più opportuno per svelare con certezza la presenza di Pyemotes ventricosus, e la sua localizzazione all’interno dell’abitazione, è l’EDPA o Esame Diretto delle Polveri Ambientali, un esame che consente, in poche ore, di capire l’origine dell’infestazione, individuando esattamente in quale stanza si trova il focolaio riproduttivo di questo acaro.
Come disinfestare in caso di presenza accertata di Pyemotes?
Una volta rimossi gli oggetti tarlati (operazione preliminare indispensabile per debellare l’infestazione), si può procedere alla disinfestazione ambientale, che dovrà avvenire a mezzo di prodotti autoeroganti (ad esempio insetticidi/acaricidi a base di ciflutrina e transflutrina o deltametrina e tetrametrina con piperonil butossido). Però, se l’infestazione è massiva, è necessario ricorrere ad un disinfestatore esperto, che utilizzerà pesticidi più potenti e ad azione residuale.