Pulce cure e rimedi

pulce

pulce-fotodi Danilo Assalve

Cosa fare in caso di puntura

La puntura di questi insetti causa lesioni eritemato- papulo- vescicolari, fortemente pruriginose, in genere localizzate agli arti inferiori. Raramente sono descritte reazioni allergiche al morso delle pulci del cane e del gatto, nasce così la Dermatite Allergica da Pulce (DAP), in questi casi la sintomatologia è più grave, il prurito più intenso. La terapia si avvale di trattamenti topici cortisonici, crerme all’ossido di zinco, fino a terapie sistemiche cortisoniche e antistaminiche.

In caso di punture da Pulex irritans ( vittime in genere cacciatori, allevatori) esiste il rischio di trasmissione di agenti infettivi come la Rickettsia tiphi .

Pulce

pulce

pulce-fotoLa pulce

di Pierangelo Macchione

Vita da pulce

Introduzione / Generalità

In generale le Pulci (Sifonatteri o Afanitteri) infestano sia numerose specie di animali omeotermi e/o i loro siti di proliferazione e di riposo sia l’uomo ed i suoi ambienti di vita e di lavoro. Tra le centinaia di specie di Pulci ve ne sono alcune tipiche degli ambienti urbani e rurali di particolare interesse igienico sanitario umano e veterinario; da adulti, infatti, le “Pulci degli ambienti urbanizzati” pungono e succhiano (indifferentemente femmine e maschi di giorno e di notte) il sangue di uomini e di animali sinantropi o da compagnia o da allevamento rappresentando così un elemento significativo nella trasmissione di malattie di cui tener conto nella valutazione del rischio biologico pulci correlato.

Le Pulci, generalmente, vengono suddivise secondo due criteri distintivi:
a) l’adattamento all’ospite; b) la dipendenza dall’ospite.

a) L’adattamento delle Pulci all’ospite si esplica attraverso tre livelli di specificità:

  • 1° Liv. ospite primario (principale);
  • 2° Liv. ospite subordinato (secondario);
  • 3° Liv. ospite aggiuntivo (straordinario).

Tale specificità parassitaria determina la suddivisione delle Pulci in “polissene” (quelle che possono infestare, indifferentemente, più specie animali, uomo compreso) e “monossene” (quelle che infestano una sola specie, ad es. le Pulci dei Pipistrelli).

b) La dipendenza delle Pulci dall’ospite determina, a sua volta, una suddivisione in tre gruppi:

  • 1) le specie temporanee c.d. “specie di nido” che sostano sull’ospite per il tempo necessario al/i pasto/i di sangue – tra queste vi sono tutte quelle che attaccano l’uomo;
  • 2) le specie temporanee stazionarie (c.d. specie di pelliccia) che restano sull’ospite ma si spostano, sul corpo dello stesso, tra regioni rifugio (quelle dove l’animale si gratta di meno) e zone di alimentazione (quelle più ricche di circolazione ematica);
  • 3) le specie fisse – quelle che restano, immobili sull’ospite, attaccate al punto di suzione fino alla morte loro e/o dell’ospite.
    Un’ulteriore distinzione tra Pulci Penetranti e Pulci non Penetranti non riveste particolare interesse (nota: non essendo presente continuativamente in Europa alcuna specie di Pulce penetrante, questo gruppo di Pulci riveste interesse sanitario sopratutto per la Medicina dei Viaggi (in particolare quelli da e per l’Africa e l’America del Sud).

Le Pulci degli ambienti urbanizzati (cittadini e rurali).

Tra le specie polissene di nido o di pelliccia, le Pulci che possono attaccare l’uomo (provocando “Parassitosi da Pulci” o “Pulicasi”) sono in numero limitato; le principali specie (indicate da Moreno Dutto nel suo testo intitolato “Igiene e Sanità Pubblica Elementi di Entomologia e Zoologia Medica e Urbana” 2009 C.G. Edizioni Medico Scientifiche a cui questa parte della scheda fa ampio riferimento) sono:

  • Pulex irritans (c.d. pulce dell’uomo) negli ultimi anni si sono numericamente ridotte le infestazioni umane da parte di questa specie di pulce di nido (che è associata all’uomo ed al cane domestico come ospiti primari ed ai ratti come ospiti straordinari (3° livello di specificità). E’ meno prolifica delle altre specie di interesse igienico sanitario (depone in tutta la sua vita circa 100 uova) ma è più longeva (vive per circa 1 anno e mezzo) e punge durante tutto l’anno pur presentando un notevole picco estivo
  • Ctenocephalides felis (c.d. Pulce del Gatto) il gatto è l’ospite di 1° livello mentre l’uomo ed il cane domestico sono al 2° livello di specificità, al 3° livello ha come ospiti i ratti. Questa specie vive sostanzialmente nei luoghi antropizzati e recentemente, nei paesi industrializzati, ha preso la pulce dell’uomo per numerosità di infestazioni umane (pulicasi umane). E’ molto prolifica (circa 8 volte superiore alla pulce dell’uomo nei cui confronti ha anche uno sviluppo embrionale e larvale molto più veloce), però vive meno lungamente (mediamente alcuni mesi comunque meno di un anno)
  • Ctenocephalides canis (c.d. Pulce del Cane) differentemente dalla pulce del gatto, questa specie non è in stretta associazione con l’uomo e neppure con il cane domestico ma con i canidi selvatici; infatti sono rare le pulicasi umane da pulce del cane.
  • Xenopsylla cheopis (c.d. Pulce dei Ratti) è in stretta associazione con il ratto norvegico (ratto delle chiaviche) ed in parte anche con il ratto nero (ratto dei tetti); ama il caldo pertanto in Europa si ritrova nelle aree antropizzate dove passa l’inverno in prossimità di fonti di calore (locali caldaia, scantinati e simili di aziende ed abitazioni meglio se infestati anche dai ratti). E’ un po’ meno prolifica, attiva e longeva della pulce del gatto
  • Ceratophyllus columbae (c.d. Pulce del Colombo) infesta, come ospiti primari, i nidi dei Colombi di città e come ospiti straordinari (3° livello di specificità) l’uomo oltre alla Volpe ed alla Faina
  • Leptopsylla segnis (c.d. Pulce del Topo domestico) infesta il mantello (Pulce di pelliccia) del Topo domestico e del Ratto nero; attacca come ospiti straordinari (3° livello di specificità) il Topo selvatico e l’uomo
  • Spilopsyllus cunicoli (c.d. Pulce del Coniglio) specie con biologia differenziata tra età giovanile (Pulce di nido associata a Conigli selvatici – 1° livello di specificità- ) e stadio adulto (Pulci fisse sui padiglioni auricolari associata a Lepri e Conigli); questa specie attacca, come ospiti straordinari (3° livello di specificità), il Cane domestico e l’uomo.

Biologia ed Etologia delle Pulci di ambienti urbanizzati

Le Pulci, parassiti ematofagi famosi nella storia dell’Umanità perché correlati alle epidemie di Peste, sono prive di ali e presentano, per adattamento alla vita parassitaria, il corpo appiattito lateralmente.
Sono insetti cioè hanno corpo segmentato e suddiviso in tre regioni capo torace ed addome, hanno 3 paia di zampe articolate e sono muniti di uno scheletro esterno che racchiude tutti gli organi ed apparati.
Gli adulti, ove presenti sono facilmente reperibili nei detriti raccolti con l’aspirapolvere (attenzione, quindi, alle re-infestazioni da errata e/o tardiva rimozione dei rifiuti raccolti all’interno dell’aspirapolvere). Gli adulti hanno il capo ben visibile, occhi composti (che in alcune specie atrofizzati) e apparato boccale di tipo pungente succhiante (strutturalmente diverso da quello degli altri insetti ematofagi – cioè che si nutrono di sangue).

capo-della-pulce

Il capo degli adulti (che si muovono saltando), se si osserva con una lente di ingrandimento, è caratterizzato dalla presenza, su ciascun lato, di spine a pettine denominate “pettine genale”; la presenza di dette spine, insieme a quelle del “pettine pronotale” inserito sul torace rappresenta un elemento importante per il riconoscimento delle pulci in genere (per determinare la specie occorre, invece, un esperto entomologo). Ciascuna zampa (delle 3 paia) termina con un paio di unghie; il 3° paio di zampe (quello posteriore) è di tipo saltatorio (cioè molto più lungo e robusto rispetto alle altre due paia).

Le Pulci adulte, in generale presentano piccole dimensioni, le specie più comuni in Italia sono lunghe 1 – 2 mm ed il loro corpo si presenta di colore brunastro abbastanza uniforme.
Ogni pulce femmina adulta depone, durante la propria vita (che normalmente dura più di sei mesi) da diverse decine ad alcune centinaia di uova; dalle uova fuoriescono le larve, dalle larve, per metamorfosi, “sfarfallano” gli adulti.

Le larve non pungono (perché hanno un apparato boccale di tipo masticatore e non pungente succhiante come gli adulti); si muovono strisciando (perché hanno il corpo, privo di zampe ed a forma di verme, che in genere raggiunge la lunghezza di circa 5 mm); vivono nei nidi (cioè nelle fessure e negli anfratti dei pavimenti (ad es. nei vecchi parquet in legno) ma il loro habitat ideale sono i tappeti, i cuscini, i materassi, la moquette ed in generale i tessuti (che si trovano in prossimità degli ospiti frequentati dalle pulci adulte). Le larve si nutrono di sostanze organiche che possono reperire in prossimità del nido ma soprattutto mangiano le feci degli adulti che contengono (sono formate da) sangue fresco e sangue digerito.
In tali condizioni, la probabilità di contaminazione delle larve e degli adulti da parte di agenti infettivi e parassitari è di tutta evidenza. Le larve se esposte alla luce diretta del sole muoiono.

Aspetti epidemiologici:

generalità
I principali agenti patogeni trasmessi dalle pulci attraverso le punture sono: Rickettsia typhi e R. felis; Bartonella clarridgeiae, B. henselae e B. quintana; Francisella tularensis; Yersinia pestis; Salmonella typhi ed altre S. spp.
Oltre ai bacilli ed ai batteri sopra menzionati le pulci possono essere parassitate da Dipylidium caninum (c.d. tenia cucumerina ) ed altri Cestodi; a loro volta, allorché le pulci con la tenia vengano mangiate, possono trasmetterla al cane, al gatto ed eccezionalmente all’uomo.

GLI ORGANISMI SIMILI

A volte si confondono con altri organismi o si crede di conoscerli
Un caso abbastanza frequente: Pulci vs. insetti “saltatori” (es.: i Collemboli)
Chi si affida al riconoscimento delle pulci basandosi solo sulla loro caratteristica di spostarsi saltando può sbagliare.
Infatti, tutti sanno che le pulci si muovono saltando; ma non tutti sanno che, ad esempio, anche i Collemboli saltano.
I Collemboli sono piccoli insetti (di scarso o nullo interesse igienico sanitario) di piccole dimensioni e colorazione grigiastra che però: non pungono; hanno caratteristiche anatomiche e biologiche completamente diverse da quelle delle pulci; hanno l’organo che consente loro il salto del tutto diverso da quello delle pulci.

Curiosità
“Anche le pulci hanno la tosse”
Si tratta di un proverbio (che ha tante varianti in altrettanti dialetti d’Italia) con cui si evidenzia, riferendosi ad una persona ritenuta saccente, come questa, pur avendo scarsa conoscenza o competenza in una determinata materia o argomento ne parli, peraltro, come se fosse un esperto.
Il mercato delle pulci 
È la denominazione, ormai in disuso, di mercati ambulanti dove si scambiano o si vendono oggetti anche usati e ritenuti di poco valore commerciale (ma in alcuni casi ambiti da collezionisti, amatori etc.). La denominazione pare che provenga dal mercato parigino di Saint-Ouen dove, in passato, tappeti, vestiti e stoffe in vendita erano frequentemente infestati da pulci.

E’ vero che pungono solo le femmine?
Pungono e succhiano sangue sia i maschi che le femmine sia di giorno che di notte (le femmine assumono una quantità maggiore di sangue rispetto ai maschi – rinvio a “I numeri delle pulci”)

I numeri della Pulce

Quanto vive?
Le pulci sono abbastanza longeve, la loro “aspettativa di vita” in media è di poco inferiore ad un anno ma varia molto in base al microclima in cui si trovano

Quanto sangue succhia ogni giorno?
Ogni giorno le pulci effettuano più pasti di sangue; in particolare, le femmine della pulce del gatto, prelevano un quantitativo corrispondente a 15 – 20 volte il loro peso (cioè in totale ciascuna femmina preleva ogni giorno circa 13,6 – 14 microgrammi di sangue)

Quanto dura ciascun pasto di sangue?
In generale il pasto di sangue si protrae per circa 20 minuti non oltre; se durante il pasto viene molestata, la pulce può sospenderlo per riprendere successivamente a succhiare o abbandonare l’ospite ed attendere, nel suo nido, un nuovo ospite. Dopo il pasto la pulce “di nido” ritorna nel substrato dove ha luogo la defecazione di sangue (inizialmente in parte non ancora digerito con deiezioni di forma sferoideia, mentre le feci di sangue digerito hanno forma allungata). Il sangue defecato serve da nutrimento per le larve ivi presenti.

Quanto resiste al digiuno?
Gli adulti possono resistere al digiuno per circa un mese; le larve, prima del completamento della metamorfosi (c.d. neoadulti imbozzolati o pre-emergenti) possono resistere al digiuno per circa un anno.

Pulce prevenire e disinfestare

pulce

pulce-foto
Di Pierangelo Macchione

Come prevenire le punture

Per prevenire le punture alle persone ed ai loro cani e/o gatti è possibile effettuare durante il periodo estivo il “trattamento antipulci” sui propri animali da compagnia. Tale trattamento normalmente è efficace anche nei confronti di altri gruppi di artropodi parassiti ematofagi vettori di agenti patogeni. I prodotti cosidetti “antipulci” (che variano da formulati con azione sostanzialmente repellente ad insetticidi veri e propri) si trovano normalmente in commercio nei negozi specializzati e/o nei grandi magazzini etc. I formulati “antipulci” dovrebbero essere scelti ed utilizzati su indicazione/consiglio del veterinario di fiducia (che, conoscendo lo stato di salute degli animali da trattare, può valutare eventuali rischi specifici correlati al prodotto “antipulci”); in ogni caso prima dell’utilizzo del prodotto “antipulci” è raccomandata l’attenta lettura dell’etichetta (foglietto illustrativo) e la corretta esecuzione sia delle modalità di impiego che delle precauzioni e dei consigli di prudenza.
Nel dubbio di infestazione (perché non sempre la presenza di pulci è identificabile attraverso il ritrovamento di adulti, larve, deiezioni) è necessario “bonificare” preventivamente le cucce (pulire con aspirapolvere il loro interno e lavare a 60°C eventuali lettiere etc.); mentre in presenza di qualche “puntura sospetta” sarà necessario implementare le pulizie di cucce e lettiere con un trattamento insetticida delle stesse e successivo lavaggio, a distanza di alcune ore dal trattamento, per rimuovere i residui di insetticida (allo scopo di ridurre la possibilità di contaminazione chimica delle persone e degli animali da compagnia ivi presenti); è consigliabile altresì l’impiego di larvicidi (cosiddetti Regolatori di Crescita o IGR ad esempio quelli a base di pyriproxyfen) avendo cura di non effettuare il solo trattamento larvicida senza averlo fatto precedere da quello adulticida (per il quale possono essere utilizzati prodotti a base di piretroidi etc.).
Per bonificare la biancheria è utile ricordare che le larve, se esposte alla luce diretta del sole, muoiono in tempi brevi (qualche ora di esposizione al sole della biancheria o degli effetti letterecci può supplire al trattamento antilarvale con IGR) mentre gli adulti tendono ad abbandonare il sito infestato (ad esempio tappeti e simili).

Come prevenire le infestazioni

Quando, all’interno di una abitazione è significativa la probabilità di una infestazione da Pulci del gatto o dell’uomo (in Italia sono le due specie a maggior capacità infestante e rischio sanitario correlato), bisogna “fare prevenzione” attuando, con scrupolo, frequenti pulizie delle strutture abitative e di quelle per il ricovero degli animali da compagnia (canili, cucce etc.).
Note esplicative:

  • nel rimuovere accuratamente lo sporco e la polvere, con normali detergenti liquidi, si dovranno raggiungere tutti i punti più difficoltosi (ad esempio: a) sotto, sopra e dietro ai mobili ed alle attrezzature ed arredi; b) dentro agli scaffali ed agli sportelli degli armadi; c) sotto ai divani ed ai cuscini dei divani etc.);
  • nei vani a maggior rischio infestativo da pulci, è particolarmente utile l’impiego, settimanale, di aspirapolvere (possibilmente dotato di filtro antiacari) per la pulizia di divani, materassi, guanciali, cuscini, tappeti, moquette, tendaggi stoffe e simili ed anche per aspirare nelle fessure presenti tra il battiscopa , il pavimento e le pareti, così come dietro alle listre (di porte, finestre, mobilia etc).;
  • si dovrà altresì eseguire almeno settimanalmente il lavaggio della biancheria di casa e degli effetti letterecci degli animali da compagnia etc. privilegiando l’uso di biancheria resistente a lavaggi in lavatrice con programmi medio forti alla temperatura di 60°C
  • si dovranno movimentare, pulire e riordinare tutti gli accatastamenti di materiali vari in armadi, ripostigli, depositi, garage, etc.. (cioè dai locali abitati in genere); nel caso di individuazione di un sito infestato occorrerà disinfestare come indicato nel paragrafo sottostante.

Se hai problemi con le pulci

Il tuo cane e/o il gatto vivono in casa con te ed hanno i segni*1 di una infestazione da pulci (o sono a rischio di infestazione). *1 rinvio a “Quali sono i segni della presenza di Pulci”

Cosa Fare

  • Chiama il tuo veterinario di fiducia e fatti consigliare il “trattamento antipulci” più adatto per il tuo cane e/o il tuo gatto; lui conosce i tuoi amici a 4 zampe e può valutare eventuali rischi specifici correlati al loro stato di salute.
  • Prima dell’utilizzo del prodotto “antipulci” è raccomandata: a) l’attenta lettura dell’etichetta del prodotto (foglietto illustrativo); b) la corretta esecuzione delle:
    i) modalità di impiego; ii) precauzioni e consigli di prudenza indicati in etichetta.
  • Se possibile esegui il “trattamento antipulci” e le successive spazzolature / pettinature all’ esterno della tua abitazione.
    Esegui, con scrupolo, frequenti pulizie della tua abitazione e dei luoghi di ricovero e/o di riposo dei tuoi animali da compagnia (canili, cucce etc.) – rinvio a “Come prevenire le infestazioni da pulci”.

Sei stata/o punta/o dalle pulci nelle pertinenze esterne della tua abitazione ma non hai né cani né gatti né in casa né in giardino.

puntura-pulce

Cosa Fare
Hai certamente frequentato un luogo infestato, ad esempio:

  • un giaciglio dove è morto (anche da tempo) un animale da compagnia infestato da pulci;
  • hai avuto una infestazione da topi o ratti infestati da pulci ed hai derattizzato;
  • altro (da valutare nel caso specifico).

Esegui, con scrupolo, frequenti pulizie della tua abitazione (rinvio a “Come prevenire le infestazioni da pulci” – infra -).
Prima di eseguire un trattamento insetticida contro le pulci, è necessario individuare il principale punto di infestazione; se non riesci da sola/o consigliati con un esperto che ti farà domande appropriate e quindi potrà consigliarti per risolvere il tuo problema.
In caso di infestazione grave (non più controllabile con la pulizia) ed in presenza di gatti (molto sensibili ad alcuni insetticidi piretroidi), si sconsiglia il trattamento insetticida “fai da te” senza aver pianificato, con esperti: prodotti, tempi (ad es.: trattamenti a 0, 10 e 30 giorni) e metodi.

Ci sono le pulci ma non riesci a trovare i segni della loro presenza

pulci-non-visibili

Cosa Fare
Non è sempre possibile accertare senza ombra di dubbio (cioè attraverso reperti entomologici) la presenza di pulci in una abitazione o in una azienda nelle fasi iniziali di una infestazione.
Per individuare una infestazione nelle sue fasi iniziali (ed intervenire con pulizie accurate riducendo al minimo l’impiego di insetticidi ) si consiglia di spazzolare/pettinare gatti e/o cani su un tessuto bianco e poi raccogliere i detriti (ed eventualmente catturare le pulci cadute). Per la raccolta dei detriti e la cattura delle pulci si consiglia di utilizzare un pezzo di nastro da imballo trasparente (scotch da pacchi trasparente) da appoggiare sul tessuto su cui si è fatta la spazzolatura al fine di incollare su detto nastro i detriti caduti dagli animali – il reperto è formato- per gestire al meglio il nastro gommato, successivamente al prelievo si provvederà a sigillare la parte gommata con i reperti aderitovi con un’altra striscia di nastro da imballo trasparente avendo cura di far aderire le due parti gommate senza schiacciare eccessivamente i reperti stessi.
Formata la “striscia di repertazione” sarà facile ed immediato riconoscere, con una lente di ingrandimento, la presenza di pulci e/o delle loro deiezioni (il vostro veterinario di fiducia potrà guidarvi, per la prima volta, per il riconoscimento; in alternativa i servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle AUSL potranno informarvi al meglio.

Con questo sistema si potranno fare campionature: sui divani, sotto ai cuscini dei divani, sui tappeti, nella cuccia etc.