di Alessandro Maria Di Giulio
Con il “Focus on: utilizzo professionale dell’ozono anche in riferimento a COVID-19 Versione del 23 luglio 2020″ il gruppo di lavoro ISS-INAIL ha inteso ” fornire le evidenze tecnico – scientifiche ad oggi disponibili sull’ozono nel contesto epidemico COVID-19. A tale scopo riporta lo stato dell’arte con particolare riferimento a: status regolatorio, valutazioni disponibili a livello nazionale e internazionale, informazioni sui pericoli e rischi connessi all’uso dell’ozono, informazioni sulla tossicità e l’impatto sulla salute umana e sull’ambiente, efficacia della sostanza come virucida, sicurezza d’uso e precauzioni da adottare nella generazione in situ di ozono nel campo della prevenzione e controllo del SARS-CoV-2. Tratta inoltre le diverse applicazioni dell’ozono, dalla sanificazione degli ambienti a quella dei dispositivi, al settore alimentare, fino al trattamento delle acque.”
Si ribadisce che “Da un punto di vista normativo, attualmente in Italia l’ozono può essere commercializzato ed usato esclusivamente come sanificante; per l’eventuale uso come disinfettante vale a dire come prodotto specificamente atto a combattere (ridurre, eliminare, rendere innocui) i microorganismi occorre attendere il completamento della valutazione a livello europeo ai sensi del Regolamento (UE) 528/2012 (BPR) sui biocidi.”
“L’ozono generato in situ a partire da ossigeno, è un principio attivo ad azione “biocida” ed è in revisione (valutazione) ai sensi del Regolamento (UE) 528/2012 (BPR) sui biocidi (Europa, 2012) da parte degli Stati membri Germania e Paesi Bassi, come disinfettante per le superfici (PT2 e PT4), per la disinfezione dell’acqua potabile (PT5) e per impiego nelle torri di raffreddamento degli impianti industriali (PT11). Sebbene la valutazione del relativo dossier non sia stata completata, è disponibile un’ampia base di dati che ne conferma l’efficacia microbicida che comprende anche i virus (ISS, 2020).”
L’ozono in attesa dell’esito dell’iter valutativo a livello europeo come biocida;
“La commercializzazione in Italia come “disinfettante” non è possibile, in quanto l’autorizzazione nazionale come Presidio Medico Chirurgico (PMC) – disinfettante, comporta la sola produzione in officine che devono essere autorizzate dal Ministero della Salute. Tale condizione, in caso di generazione in situ (produzione fuori officina), non è praticabile. In attesa del completamento della valutazione a livello europeo, il prodotto in questione può essere presente sul mercato nazionale come prodotto ad azione “sanitizzante” e non disinfettante. Quanto sopra è chiaramente stabilito nella nota del Ministero della Salute del 22 febbraio 2019 (Ministero della Salute, 2019) che recita:
“Tutti i prodotti che vantano in etichetta un’azione di disinfezione sono classificabili come prodotti biocidi – e sono posti in commercio solo dopo aver ottenuto una specifica autorizzazione alla commercializzazione da parte del Ministero della Salute o della Commissione Europea. Anche i prodotti che riportano l’indicazione del termine “sanitizzante/sanificante” si considerano rientranti nella definizione di prodotti biocidi e pertanto sono sottoposti al relativo regime autorizzativo”.
Il documento pone molta attenzione ai pericoli che comporta l’impiego dell’ozono “Per quanto attiene l’identificazione e caratterizzazione dei pericoli, l’ozono è una sostanza pericolosa sia per le sue proprietà intrinseche fisiche che per quelle tossicologiche ed ecotossicologiche. I principali effetti tossici dell’ozono sono riconducibili alle stesse proprietà che ne determinano l’efficacia, vale a dire la capacità di agire come agente ossidante. Questo meccanismo di tossicità provoca danno alle membrane cellulari con lesioni dei tessuti direttamente esposti: sistema respiratorio, occhi, mucose, cute. Studi epidemiologici hanno documentato effetti infiammatori e una maggiore suscettibilità alle infezioni respiratorie associati all’uso di ozonizzatori per la purificazione dell’aria, soprattutto da parte di soggetti vulnerabili come i bambini. I dati disponibili indicano che gli effetti tossici dell’ozono.”
Ma cosa si riferisce in merito all’azione disinfettante dell’ozono :
“Per quanto riguarda specificamente l’efficacia contro il SARS-CoV-2, un’azione disinfettante è, in linea di principio, del tutto plausibile considerando i meccanismi di azione dell’ozono. Per contro, non sono disponibili al momento dimostrazioni dirette dell’efficacia ottenute in studi controllati: questa carenza di informazioni validate non è limitata all’ ozono, ma è comune a diversi principi attivi in valutazione come Biocidi.”
Viene fatta quindi una breve disamina sui dispositivi noti come “generatori di ozono”:
“I generatori di ozono vengono correntemente promossi come dispositivi impiegabili per la sanificazione degli ambienti di lavoro. Sul mercato vi è un’ampia disponibilità di prodotti con differenti caratteristiche e capacità produttiva a seconda dell’impiego cui sono destinati. Le apparecchiature a ridotta capacità produttiva sono adatte ad ambienti di dimensioni contenute e in genere sono dotati di programmi predefiniti non modificabili e spesso di dispositivo di riconversione dell’ozono al termine dell’erogazione. Le apparecchiature a maggiore capacità produttiva sono ovviamente destinate ad agire in ambienti di grandi dimensioni. In ogni caso, prima di ricorrere all’utilizzo dell’ozono per il trattamento di locali è necessario valutare il rischio di esposizione sia degli operatori preposti alle operazioni di sanificazione, sia del personale che fruisce dei locali sanificati. Gli operatori devono essere addestrati ed esperti e provvisti di idonei Dispositivi di Protezione Individuali (DPI).”
Quali sono quindi le conclusioni e le raccomandazioni.
“Alla luce delle informazioni disponibili l’applicazione dell’ozono per la sanificazione può essere utile in diversi contesti ambientali. Tuttavia, in relazione alle sue proprietà pericolose e ai rischi associati, i generatori di ozono vanno utilizzati previa opportuna valutazione del rischio, adottando adeguate misure organizzative in modo da effettuare in totale sicurezza il processo di sanificazione. Per i motivi sopra richiamati ne è pertanto sconsigliato l’impiego in ambito domestico da parte di operatori non professionali.“
Per approfondire l’argomento:
Rapporto ISS COVID-19 56_2020 LUGLIO OZONO