di Giulietta Venturi
Istituto Superiore di Sanità
E’ della fine di luglio la segnalazione da parte del Center for Disease Control and Prevention (CDC) Americano dei primi casi accertati di trasmissione locale (non importati dai paesi attualmente coinvolti dall’epidemia) di virus Zika. Le autorità sanitarie della Florida hanno infatti identificato quattro casi di malattia da virus Zika,
causati con ogni probabilità dalle punture di zanzare Aedes aegypti (vettori principali di questa infezione) locali. Al 26 agosto, i casi accertati di infezione locale in Florida sono saliti a 43, e riguardano due aree nella contea di Miami-Dade, e le contee di Broward, Palm Beach e Pinellas. Nelle aree colpite si sta cercando di intervenire per ridurre la densità degli insetti vettori.
Il virus Zika è stato per la prima volta isolato in Africa nel 1947, nella foresta Zika, Uganda. Fino al 2015, anno in cui sono state riconosciute le prime epidemie nel Sud e Centro America, epidemie di Zika si erano avute in Africa, Sud Est Asiatico e Isole del Pacifico. L’infezione si è quindi rapidamente diffusa nel continente americano. Al 25 agosto, sono 61 i paesi e territori nel mondo che riportano trasmissione da zanzare del virus Zika.
Questa infezione nella maggior parte dei casi si presenta in forma lieve o asintomatica. I sintomi più comuni sono febbre, esantema, dolore alle articolazioni, congiuntivite. Se contratta però durante la gravidanza, è stata associata all’insorgenza di gravi complicanze e malformazioni neurologiche congenite (microcefalia). Inoltre, anche se in una piccola percentuale di casi, l’infezione da virus Zika può essere associata all’insorgenza della sindrome di Guillain-Barré, una malattia poco frequente del sistema nervoso, in cui il sistema immunitario di una persona danneggia le proprie cellule nervose, causando debolezza muscolare e, in alcuni casi, paralisi. Il 1° febbraio 2016, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che i casi di microcefalia e altri disordini neurologici potenzialmente associati al virus Zika costituiscono un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.
Il virus Zika può essere trasmesso:
– attraverso la puntura di zanzare;
– dalla madre al feto durante la gravidanza (non si sa ancora quanto questo evento sia frequente);
– attraverso rapporti sessuali;
– è possibile inoltre che si possa avere trasmissione attraverso le trasfusioni di sangue o il trapianto di organi e tessuti;
– non può essere infine esclusa la possibilità di trasmissione al neonato tramite allattamento materno al seno, ma al momento comunque non sono stati riportati casi di questo tipo.
La diagnosi di infezione da virus Zika può essere fatta tenendo conto dei viaggi recenti, dei sintomi (che comunque sono spesso simili a quelli di altre infezioni sempre trasmesse da zanzare, quali Dengue e Chikungunya), e dei risultati di test di laboratorio eseguiti su campioni di sangue e/o urine. Non esistono al momento vaccini o farmaci specifici per Zika.
Il CDC Americano sta quindi raccomandando alle donne in gravidanza di non visitare le zone della Florida interessate dal problema. Si raccomanda inoltre alle donne in gravidanza e ai loro partner, che vivono o che si devono recare nelle aree “a rischio”, di prendere tutte le misure necessarie per evitare le punture di zanzara e per prevenire la trasmissione sessuale.
Le specie di zanzare in grado di trasmettere il virus Zika sono presenti in tutto il sud degli Stati Uniti, e ci si aspetta quindi che piccoli focolai epidemici possano verificarsi anche in altre zone nei prossimi mesi.
per approfondimenti:
florida health