Vi ricordate quando si diceva “Vado in Trentino almeno là non mi pungono le zanzare?”
Beh, i tempi sono proprio cambiati, o più precisamente, il clima è proprio cambiato. E con lui gli insetti che ci troviamo a contrastare. In Trentino anche in pieno gennaio non si parla solo di soccorso alpino o di eventi gastronomici a base di birra e di strudel. Si parla sicuramente di neve, la grande assente fino ad ora in questo inverno avaro di precipitazioni bianche. Si parla però anche di zanzare… strano a dirsi ma è proprio così. L’articolo del Trentino Corriere Alpi si incentra sulle temperature che possono uccidere le uova delle zanzare. In particolare “spiega la dottoressa Zandonai del museo civico di Rovereto, da anni in prima linea per lo studio della zanzara tigre – si sa che fino a meno 5 le uova sopravvivono senza problemi, che da meno 5 a meno 10 hanno qualche problema e solo sotto questa linea il freddo ha effetti definitivi”.
Nell’articolo viene posta particolare attenzione per la prevenzione e da qui “la raccomandazione è quella di pulire abbondantemente con l’acqua i vasi e sottovasi e tutti quei luoghi «amici» delle zanzare”.
Bene, questo è il consiglio che adottiamo e che giriamo a tutti i nostri followers: puliamo per bene i sottovasi, secchi, bidoni e conserviamoli al riparo delle acque meteoriche. Eliminiamo tutti i contenitori che non servono e che talvolta si trovano nei nostri giardini. Se possibile facciamo ancora di più: puliamo per bene anche le caditoie dei tombini delle acque piovane, usando anche una spugna d’acciaio per rimuovere le uova che sono attaccate sui bordi. E fatto questo se è possibile… andiamo in Trentino a fare una bella passeggiata, o sciata a seconda dei gusti, e a mangiare una buona fetta di strudel!
Approfondiamo il tema nell’articolo:
Trentino Corriere Alpi