di Alessandro Maria Di Giulio
Apprendiamo dal Quotidiano Sanità che i casi diagnosticati di Chikungunya nel Lazio al 25 settembre sono saliti a 102.
Come riportato nell’articolo “spiega il direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Giovanni Rezza – Servono interventi pesanti e mirati di disinfestazione”.
Il protocollo di intervento in caso di emergenze di malattie da vettore (dengue, chikungunya, etc) prevede, in caso di una singola segnalazione (in presenza di un solo caso) l’area da disinfestare corrisponde a un cerchio di raggio pari a 100 metri dall’abitazione del soggetto ammalato (100 metri dalla casa del caso indice). In caso di focolaio epidemico, secondo le indicazioni del Responsabile Igiene e Sanità Pubblica, l’area da trattare sarà estesa fino a 300 metri dai casi più periferici del focolaio stesso. I trattamenti adulticidi sulle strade pubbliche dovranno essere ripetuti per tre notti consecutive. In caso di pioggia intensa il programma delle tre ripetizioni va completato al termine della perturbazione
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