Buonasera qualcuno mi sa dire quali sono azioni corettive da adottare quando ce un consumo importante su due erogatori esterni di una casa privata?Grazie
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Buongiorno,
la presenza di consumi di esca in erogatori prossimi ad una casa privata deve naturalmente essere considerata un segnale di allarme. Tuttavia, è prima necessario verificare che si tratti effettivamente di consumi dovuti ai roditori e non, come spesso capita, di consumi di insetti o anche lumache per errore attributi ai roditori. Una volta appurato che si tratta effettivamente di consumi di esca dovuti ai roditori, si deve cercare di capire, dagli escrementi o dai segni dei denti sull’esca, se si tratta di consumi dovuti ai topi oppure ai ratti.
In generale, la prima cosa da verificare è se il numero delle postazioni sia effettivamente adeguato: casomai sarà possibile aggiungerne altre, sulla base delle indicazioni presenti sull’etichetta: nel caso dei topi, le postazioni potranno essere ravvicinate fino a cinque metri, fino a otto-dieci nel caso dei ratti, con le distanze più basse nei casi in cui a ridosso delle pareti vi sia un ambiente particolarmente favorevole ad essi (vegetazione incolta, accumuli di materiali, etc).
Potrà essere poi valutato l’ampliamento della zona sottoposta a trattamento, estendendola, se possibile, anche a zone ritenute idonee, soprattutto se con presenza di vegetazione o materiali accumulati.
Infine, il professionista dovrebbe sempre avere la possibilità di utilizzare trappole, spesso molto efficaci nell’abbattere una popolazione in breve tempo, dato che, a differenza di quanto avviene con i rodenticidi, i roditori catturati vengono immobilizzati immediatamente.
Un sopralluogo accurato potrà permettere di individuare quale delle misure qui indicate possano essere più adeguate allo specifico contesto.
Un saluto
Dario Capizzi