Buongiorno, ho in corso un’intestazione da glycyphagus domesticus in camera, le cui pareti sono generalmente molto umide. Combatto con la muffa e l’umidità da molti anni in quella stanza. Negli anni, per evitare che si formasse la muffa, abbiamo rivestito le pareti con delle piastrelle e le abbiamo colorate con una vernice idrorepellente. Non mi era mai successo prima, ma circa una settimana fa è esplosa un’invasione di glycyphagus domesticus.
Ho usato Inizialmente il Raid che ho visto che uccideva questi piccoli acari. Poi ho utilizzato anche il solfac autosvuotante per cercare di distruggere gli acari non visibili o nascosti.
per paura che fossero finiti anche nei vestiti all’interno dell’armadio, ho congelato tutti i vestiti per 24 ore in un grande freezer. Volevo sapere se questo può essere stato utile per distruggere eventuali acari o uova.
Credo farò un’altra operazione di solfac a distanza di una settimana.
Sto cercando di arieggiare il più possibile come ho sempre fatto ed ho acquistato anche due deumidificatori nuovi che sto facendo funzionare tutto il giorno. Ieri sera ho visto ancora in giro qualche esemplare.
Può essere utile utilizzare un generatore di ozono per liberarmi da questa invasione? Vanno bene i vestiti nel freezer?
Grazie per una risposta.
1 risposta
Buongiorno,
l’infestazione da Glycyphagus è strettamente legata alla presenza di pareti umide e/o muffa in quanto sono micofagi, cioè si nutrono di muffe anche non visibili ad occhio nudo. Generalmente quelli che noi riusciamo a vedere sono gli esemplari più grandi (di solito femmine gravide), mentre le larve e le ninfe, molto più piccole, sono davvero difficili da individuare, soprattutto se si infilano fra le fibre dei vestiti.
Certamente il primo passo per poterli eliminare dall’abitazione è quello di individuare le stanze, ed all’interno di queste le zone, in cui c’è umidità o muffa ed intervenire sia eliminando la muffa che abbattendo l’umidità (esattamente come lei sta già facendo). Naturalmente si tratta di un processo che richiede molto impegno ed un po’ di tempo prima di poter ottenere dei risultati soddisfacenti.
Il problema principale in corso di infestazione da Glycyphagus è rappresentato però dalle deutonife ipopiali. Si tratta di forme di resistenza ambientale, quiescenti e che non si nutrono, che si formano per “salvaguardare” la popolazione quando le condizioni ambientali diventano sfavorevoli per il proseguimento del ciclo (come ad esempio il drastico calo dell’umidità); non appena però le condizioni ritornano favorevoli queste deutoninfe ritornano vitali e mutano velocemente in adulti, che quindi iniziano subito a riformare la popolazione. Per questo motivo nei casi di infestazione indoor da Glycyphagus è consigliabile sempre ripetere più volte il trattamento, proprio a motivo della presenza di tali forme di resistenza, che sopravvivono alle disinfestazioni. L’utilizzo di insetticidi per ambienti quali il solfac può aiutare, in quanto abbatte notevolmente la popolazione di acari; è importante, però, utilizzare un dosaggio appropriato in quanto tali prodotti sono formulati generalmente come antipulci per ambienti (le pulci sono insetti), mentre gli acari sono più resistenti, per cui è bene utilizzare un dosaggio doppio rispetto a quello indicato sulla confezione. Inoltre, poiché questo acaro ha delle forme biologiche di resistenza, è bene ripetere il trattamento insetticida due volte, a distanza di una-due settimane fra loro. Infine, dopo ogni trattamento, pulire bene tutta la stanza (può essere utile anche l’ausilio di un vaporetto per pulire divani, tappeti, ecc…) con un aspiratore.
Se in seguito a questo doppio trattamento-pulizia dovesse ancora riscontrare acari, le consiglio di effettuare un Esame Diretto delle Polveri Ambientali (EDPA) per verificare l’eventuale presenza di forme di resistenza o di altri infestanti. Questo esame, infatti, oltre a svelare la presenza di artropodi patogeni e/o infestanti, indica anche le forme rinvenute e quindi lo stato della popolazione (se in riproduzione, ecc…), nonché l’esito delle disinfestazioni, poiché monitora la vitalità degli artropodi.
Per quanto concerne, infine i vestiti, il metodo del congelamento può andare benissimo per uccidere gli acari, ma poiché essi possono causare problemi dermatologici (prurito, eritema, ecc…) a motivo dalle setole urticanti che ricoprono il loro corpo, è importante poi aspirarli accuratamente o lavarli in abbondante acqua, in modo da eliminare “fisicamente” tutti gli acari (infatti i loro corpi sono mantengono l’azione allergizzante anche se non più vitali a causa della presenza di setole).
Sull’ozono posso dirle, in base alla mia esperienza, che non è efficace pertanto secondo me non si tratta di un trattamento risolutivo.
Cordialmente,
Dr.ssa Iolanda Moretta