Nebulizzazione insetticida

Pubblicato in data: 26 agosto 2019

Buongiorno
un mio vicino effettua trattamenti con insetticida ROGOR (o simolari) alle sue piante di olivo, utilizzando una grossa macchina a spruzzo mossa da un trattore. Il suo terreno è molto vicino alla mia abitazione, così, spesso, il microparticolato arriva dove vivo io con la mia famiglia. Alle mie rimostranze il signore in questione (che asserisce di essere in possesso di “patentino” abilitante all’uso di insetticidi) si è sempre dimostrato sordo, anzi stizzito. Chiedo a voi se esiste, per legge, una distanza minima dalle abitazioni per poter effettuare questo tipo di nebulizzaioni ed eventualmente, qualora riscontrassi discrepanze tra la legge e il comportamento della persona in questione, a quale autorità posso rivolgermi.
Vi ringrazio in anticipo per una vostra cortese risposta.

1 risposta

Sig. Spinetti Le invio la risposta del Dr. Francesco Fiorente

I principali riferimenti normativi attinenti alla problematica descritta sono il Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 ed il DM del 22 gennaio 2014.

Si tratta delle azioni e delle prescrizioni relative al cosiddetto PAN (Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei Prodotti Fitosanitari).

 

Premesso che sono disponibili attualmente in commercio almeno due formulazioni che contengono nella denominazione il termine “Rogor” (e sarebbe pertanto necessario capire quale di questi due prodotti sia realmente in uso), la condizione di possedere un “patentino” è necessaria per acquistare ed impiegare i PF ad uso professionale.

Allo stesso tempo, il possesso di tale certificato di abilitazione non esime l’utilizzatore dal rispettare in primis le indicazioni di etichetta del prodotto (ecco perchè è importante sapere quale sia il prodotto in uso), nè la normativa vigente.

 

Al punto A.5.6 del PAN è testualmente riportato che “nelle aree agricole, adiacenti alle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili, quali parchi e giardini pubblici, campi sportivi, aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno con plessi scolastici, parchi gioco per bambini, superfici in prossimità di strutture sanitarie, è vietato l’utilizzo, a distanze inferiori di 30 metri dalle predette aree, di prodotti fitosanitari classificati tossici, molto tossici e/o recanti in etichetta le frasi di rischio R40, R42, R43, R60, R61, R62, R63 e R68, ai sensi del decreto legislativo n. 65/2003 s.m.i., o le indicazioni di pericolo corrispondenti, di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008.

Nel caso in cui vengano adottate misure di contenimento della deriva, tenuto conto delle prescrizioni indicate in etichetta e fatte salve determinazioni più restrittive delle Autorità locali competenti, tale distanza può essere ridotta fino ad una distanza minima di 10 metri.”

 

Si ricorda infine che vige anche l’obbligo di informazione preventiva, da parte degli utilizzatori, nei confronti della popolazione interessata e potenzialmente esposta ai prodotti fitosanitari (azione A.2.2. del PAN).

Nel caso specifico l’obbligo è necessario perchè riguarda sicuramente l'”impiego di prodotti fitosanitari in ambiti agricoli in prossimità di aree potenzialmente frequentate da persone (sentieri natura, percorsi salute, fitness e con attrezzature sportive all’aperto, piste ciclabili, aree di sosta, ecc.) e in ambiti extra-agricoli, come ad esempio trattamenti realizzati in parchi o giardini pubblici, ai bordi o alle alberature stradali, ecc.”

 

Sarà necessario valutare anche eventuali informazioni riportate nell’etichetta del PF e se nella regione di residenza sono in atto prescrizioni regionali o locali specifiche.

La segnalazione è finalizzata alla tutela delle persone che potrebbero essere esposte ad un rischio derivante dall’applicazione dei prodotti fitosanitari o che potrebbero accedere in prossimità o nelle

aree trattate. Esse devono essere informate dell’esecuzione del trattamento, con l’apposizione di specifiche indicazioni ai bordi delle zone interessate che riportino idonee avvertenze.

 

Per maggiori informazioni, è consigliabile rivolgersi al Dipartimento di Prevenzione della sua ASL Locale o il Servizio Fitosanitario Regionale.

Cordiali saluti
Francesco Fiorente

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