La Prevenzione e il controllo integrato delle zanzare
di Claudio Venturelli
Benché utili e fondamentali, le azioni di prevenzione attuate dalle amministrazioni comunali non sono in grado di proteggere al 100% la popolazione umana dalle zanzare. Questo è dovuto al fatto che le zanzare sono estremamente prolifiche. È sufficiente che poche larve, sopravvissute alle attività di disinfestazione e alle altre infinite avversità naturali, riescano a completare il proprio ciclo vitale, per dare origine a popolazioni di adulti capaci di colonizzare ampi spazi in poche settimane. Insomma la capacità biologica di questi insetti si è raffinata nel tempo a tal punto che se non si integrano diverse azioni di contrasto al loro sviluppo, difficilmente si potranno frequentare gli spazi verdi senza subire una o più punture, pruriginose e in alcune circostanze anche pericolose per la salute umana e degli amici animali.
Per migliorare la protezione dalle zanzare è importante integrare diversi sistemi di lotta, completando l’attività di prevenzione con l’utilizzo di insetticidi da impiegare contro le larve anche negli ambienti privati dove, comunque, l’attenzione di chi gestisce orti e giardini deve essere rafforzata durante i periodi di maggior sviluppo delle zanzare con piccoli accorgimenti di grande efficacia e di lunga durata.
Prima azione da mettere in atto, gratuita e importantissima, è quella di evitare i ristagni di acqua inutili dove le zanzare possono compiere il loro ciclo di sviluppo larvale prima di diventare adulte. Infatti la zanzara che noi conosciamo per il fastidioso ronzio notturno e per le pruriginose punture non è altro che la mamma di quelle che potremmo trovare in grandi quantità in un sottovaso o in un pozzetto per la raccolta delle acque piovane. Insomma dove non ci sono ristagni d’acqua le zanzare non possono mettere su famiglia. Quando i ristagni d’acqua non si possono rimuovere perché utili o perché conservati in ambienti particolari, sarà necessario ricorrere a trattamenti con prodotti specifici contro le larve. I bidoni degli orti vanno coperti con teli ben tesi o con zanzariere e gli annaffiatoi vanno riposti in punti riparati oppure capovolti.
Il momento migliore per iniziare la prevenzione è la primavera. Quando si comincia a rifrequentare il giardino è anche il momento per ridurre i potenziali contenitori rimuovendoli o coprendoli, basta rimboccarsi un po’ le maniche e tenersi informati sul portale che ospita questo articolo.
Quando i nostri sforzi sono insufficienti e le zanzare cominciano a farsi “sentire”, vanno adottati i sistemi di protezione individuali, applicando sulla cute i repellenti che si trovano normalmente in commercio, rispettando sempre quanto viene indicato in etichetta.
Allo stesso tempo i Comuni dovranno pianificare una attenta sorveglianza e un’adeguata attività di lotta nelle caditoie stradali affidandosi a personale qualificato, considerando che è sufficiente un’anomalia climatica imprevista (per esempio un periodo di pioggia più intenso o più lungo) per creare le condizioni favorevoli alla loro moltiplicazione e vanificare gli interventi di prevenzione.