LA TIGRE INIZIA IN SORDINA, MA LO SVILUPPO E’ IN AGGUATO

foto – Alessandro Maria Di Giulio
Un inizio anno molto caldo che ha fatto registrare temperature record, sopra la media degli ultimi 150 anni lasciava presagire un anticipo per i picchi di infestazione di zanzare. Poi in aprile è arrivata una battuta d’arresto, temperature decisamente più fredde e molta pioggia.
Questo ha rallentato decisamente il normale prosieguo del ciclo vitale di quelle larve che erano già fuoruscite dall’uovo perché sommerse dalle prime piogge primaverili che soprattutto nel centro-sud Italia, avevano consentito alle prime zanzare adulte di fare il primo volo. Sebbene poi sia tornato un caldo che sta segnando nuovi record a livello europeo per questo periodo, la mancanza di pioggia e le prime disinfestazioni eseguite dai comuni, hanno rallentato la circolazione delle zanzare, soprattutto quelle appartenenti alla specie Aedes albopictus, meglio nota come zanzara tigre. Ad oggi si può dire che si è tornati indietro di qualche settimana rispetto al periodo per ciò che concerne la stagione delle zanzare e si può ipotizzare che se non ci saranno variazioni di rilievo il picco delle infestazioni si verificherà dopo il 15 di luglio.
In ogni caso le zanzare cominciano già a colonizzare i pozzetti stradali e tutti i contenitori che si sono riempiti d’acqua o che si riempiranno con le attività umane e le nuove piogge.

Foto – Claudio Venturelli
Pertanto è importante che i cittadini inizino a mettere in pratica tutte le buone pratiche facendo attenzione a che non si formino ristagni d’acqua inutili e coprendo o trattando quelli utili o inamovibili. Quindi cittadini e amministrazioni pubbliche dovranno, qualora non lo abbiano ancora fatto, iniziare a fare i trattamenti contro le larve impiegando prodotti in commercio e evitando il fai da te con prodotti tipo il rame che lasciano spazio alla fantasia ma danno risultati troppo modesti per i nostri obiettivi di riduzione delle zanzare