Maggio

Pubblicato in data: 10 maggio 2016

 ZECCHE: ALCUNI CONSIGLI PER EVITARE PROBLEMI 

di Luciano Toma

zecca

Le zecche sono artropodi ectoparassiti potenziali vettori di malattie per gli animali e per l’uomo. La stagione primaverile ed estiva vede naturalmente aumentare le occasioni di vita e sport  all’aria aperta soprattutto in campagna e in ambiente montano. In questi contesti esistono anche gli habitat delle zecche, presenti tanto in campi aperti, tanto in boschi secondo le specie. Questi ambienti possono e devono essere frequentati cercando di ridurre al massimo il rischio di essere punti dalle zecche. Di seguito si riportano alcuni consigli in merito.

E’ importante trattare gli animali domestici (soprattutto i cani che portiamo con noi all’aperto) utilizzando repellenti  e antiparassitari disponibili in vari formulati (collari, spot-on per cane o specifici per gatto). Questo, per tutelare la salute dell’animale e per evitare di portare a casa le zecche.

Quando si passeggia  nei boschi o in zone erbose è consigliabile indossare maglie a maniche lunghe pantaloni lunghi e di colore chiaro, per facilitare l’identificazione e la rimozione di eventuali zecche che vi camminino mentre cercano di  attaccarsi alla cute. E’ preferibile infilare i pantaloni nei calzettoni  la maglia nei pantaloni, per rendere difficile l’accesso della zecca alla pelle.

Si consiglia di camminare al centro dei sentieri per evitare il contatto con erba alta dove le zecche possono essere presenti pronte per attaccarsi ad un ospite che passa. Per le stesse ragioni  è preferibile non sedersi  dove l’erba è alta o in prossimità di cespugli e vegetazione incolta. Durante l’escursione è una buona abitudine quella di controllarsi spesso  per rimuovere eventuali zecche in cerca di un punto adatto per fissarsi sulla pelle.

In generale per ridurre il rischio di attacco della zecca si possono applicare prodotti repellenti contro le zecche, sulla pelle scoperta e sui vestiti, seguendo scrupolosamente le avvertenze riportate in etichetta.

Alla fine di una escursione sarebbe opportuno sgrullare i vestiti su una superficie chiara e spazzolarli per verificare di non aver preso addosso nessuna zecca; poi mettere i vestiti in lavatrice ad alte temperature. E’ importante  lavarsi e poi controllare tutto il corpo (possibilmente con l’aiuto di qualcuno), facendo particolare attenzione a schiena, cuoio capelluto, collo e alla zona dietro alle ginocchia. Va ricordato infatti che la presenza di una zecca non si avverte, come invece avviene per  la puntura di zanzara, ma la si può solo rilevare al tatto.

In caso di presenza di zecche sul corpo, occorre:

  • rimuovere la zecca, afferrandola con una pinza il più vicino possibile alla cute tirandola verso l’alto e ruotando leggermente, cercando di non schiacciarla o romperla; non cospargerla di olio o sostanze irritanti che la farebbero affondare ancora di più nella pelle e provocherebbero il rigurgito di materiale organico potenzialmente infetto;
  • disinfettare la zona della pelle da cui è stata rimossa la zecca;
  • osservare il punto della puntura quotidianamente per circa un mese e contattare subito il medico se dovesse comparire una chiazza rosso scuro circolare tendente ad ampliarsi ad allargarsi;
  • rivolgersi al medico in presenza di qualunque sintomo come febbre, mal di testa, comparso dopo la scoperta della zecca; riportare al medico la data dell’escursione e se la zecca rimossa fosse piena di sangue o asciutta e sottile; il medico si pronuncerà rispetto ad una terapia antibiotica.

Per informazioni sull’argomento ci si può rivolgere al Dipartimento di Prevenzione della propria Azienda Sanitaria oppure al proprio medico di medicina generale.

Per approfondimenti ulteriori sul web:

http://www.epicentro.iss.it/problemi/zecche/zecche.asp

https://www.portaledisinfestazione.org/organismi-infestanti/insetti/blatte-2/

http://www.izsvenezie.it/zecche-rischi-per-la-salute-cosa-fare-per-prevenirli/

http://www.ausl.pr.it/comunicazione_stampa/campagne_informative/zecche-conoscerle-evitarle.aspx