NOVEMBRE, AUMENTA IL RISCHIO DI INGRESSO DEI TOPI
di Dario Capizzi
Con il mese di novembre comincia il periodo finale dell’autunno. Le giornate si accorciano, e con esse diminuiscono le temperature, soprattutto le minime.
Sebbene quest’anno ciò non sia ancora avvenuto, dal momento che ancora non abbiano finora visto un sostanziale abbassamento delle temperature, prima o poi inevitabilmente ciò si verificherà, comportando un incremento del rischio che piccoli roditori, soprattutto i topi, facciano ingresso nelle nostre abitazioni.
I topi domestici, infatti, con l’abbassarsi delle temperature tendono ad avvicinarsi alle abitazioni umane più di quanto facciano altre specie come i ratti.
La ragione di tale propensione risiede nella scarsa attitudine dei topi domestici a tollerare basse temperature.
La specie, infatti, in natura è diffusa soprattutto negli ecosistemi mediterranei, mentre nelle aree collinari è maggiormente legata alla presenza di edifici e fabbricati rurali.
Cosa fare per prevenire?
In questo periodo, dunque, vanno rafforzate le difese delle nostre abitazioni, ed è possibile adottare alcune importanti precauzioni:
- evitare di tenere aperte le porte, soprattutto dopo il tramonto del sole;
- verificare la presenza di fessure sotto le porte: i topi riescono a passare in fessure di dimensioni superiori a 5 mm;
- chiudere ermeticamente le strutture portacavi e sigillare i passaggi dei cavi elettrici e delle tubazioni idrauliche;
- sigillare con adeguato materiale le fessure e i buchi presenti nelle pareti esterne dell’abitazione;
- collocare reti metalliche con maglia di 0,5 cm di lato su prese d’aria, tombini e grate;
- chiudere i rifiuti e collocarli all’interno dei cassonetti;
- tagliare i rami degli alberi che sono a contatto con la casa, evitare l’eccessivo sviluppo di rampicanti;
- tenere sotto controllo la vegetazione circostante alle abitazioni, evitandone un eccessivo rigoglio;
- Qualora necessario, si possono collocare per alcune settimane esche rodenticide, purché sistemate e fissate all’interno in appositi erogatori, nelle pertinenze private delle abitazioni, in particolare lungo le mura perimetrali.
Cosa fare se il topo è già entrato?
La presenza di topi è assolutamente da evitare nelle abitazioni, così come negli esercizi pubblici e negli altri ambienti frequentati dall’uomo (scuole, uffici, luoghi di lavoro in generale), giacché essi possono rendersi responsabili di trasmissione di malattie, contaminando il cibo e le superfici.
In caso di ingresso, vanno utilizzate trappole per la cattura, e solo in contesti dove ciò non comporti rischi (cantine, controsoffitti, intercapedini) esche rodenticide.
Come faccio a capire dove si aggirano?
I topi lasciano evidenti tracce nelle abitazioni, ed è facile rinvenire escrementi e, talvolta, i nidi.
Non sempre, però è facile capire se sia solo un individuo ad essere penetrato, oppure più di uno, come spesso capita.
Un accorgimento che può essere utilizzato per capire quale è la parte della casa in cui essi si aggirano è quello di porre spicchi mela in ciascuna stanza, avendo l’accortezza di chiudere le porte, compartimentando così la casa.
Se sono presenti, nel giro di qualche ora i topi avranno consumato una parte dello spicchio, e sarà possibile capire in quali stanze collocare le trappole per catturare gli individui presenti.
In genere, le zone più frequentate sono la cucina e i magazzini, dove trovano cibo e possibilità di rifugio.