La Cimice dei letti
di Paolo Masini
Vita da Cimice
Biologia
La Cimice dei letti (Cimex letuclarius) è un insetto ematofago obbligato ecto-parassita dell’uomo e di altri mammiferi e uccelli. È un insetto sociale che può aggregarsi con gli altri individui della stessa specie in ogni anfratto o fessura al riparo della luce diurna (fototropismo negativo) situato nelle immediate vicinanze dei luoghi di riposo notturno dell’uomo. Le superfici preferite sono in genere la carta e il legno e i tessuti, ma in loro assenza le cimici possono aggregarsi anche su altre superfici: come la plastica e il ferro. In questi luoghi, detti focolai di sviluppo, durante il giorno la popolazione di insetti rimane in uno stato di aggregazione formando colonie costituite da poche decine fino a centinaia di individui.
Durante la notte ogni individuo – di qualsiasi stadio vitale (neanide o adulto) e gli adulti di entrambi i sessi – fuoriesce dai siti di aggregazione diurni per compiere il pasto di sangue sull’uomo. Terminato il pasto le cimici ritornano al proprio focolaio di sviluppo.
Ciclo vitale
La riproduzione della cimice dei letti è di tipo sessuale. Il ciclo vitale prevede la schiusa dell’uovo e l’avvicendarsi di cinque stadi ninfali (neanidi) i quali mutano l’uno nell’altro fino alla muta finale in adulto.
I fattori condizionanti il ciclo sono soprattutto la temperatura e la disponibilità di ospiti. L’umidità, a differenza di quanto avviene in altri artropodi, è di secondaria importanza nella cimice dei letti.
In condizioni ottimali (30°C e disponibilità illimitata di ospiti) l’intero ciclo uovo adulto si compie in circa 24 giorni.
Diffusione
Le infestazioni da Cimice dei letti avvengono per un accidentale introduzione di individui e/o uova vitali in un nuovo ambiente. La via principale di diffusione è rappresentata da persone o oggetti venuti in contatto con un ambiente infestato e che veicolano degli esemplari di Cimex lectularius e/o loro uova. Persone che soggiornano in ambienti infestati possono consentire alle cimici di nascondersi durante le ore notturne nelle valigie o nei vestiti, trasportando in seguito gli insetti fino alla propria abitazione o in altri luoghi.
Lo scambio di materiale usato può determinare lo spostamento di oggetti contaminati in nuovi ambienti con il serio rischio di diffondere l’infestazione.
Attività patogena
La puntura da parte della cimice dei letti provoca generalmente delle lesioni di tipo strofuloide caratterizzate dall’insorgenza di papule altamente pruriginose di pochi mm fino a circa 1-2 cm di diametro.
Le lesioni insorgono a causa di una reazione di ipersensibilità ad alcuni componenti della saliva di questo insetto ad azione vasodilatatoria ed anticoagulante. La reazione di ipersensibilità può essere di tipo immediato e/o ritardato. Alcuni soggetti della popolazioni risultano insensibili alle punture e non sviluppano una reazione immunitaria e quindi nessuna lesione evidente.
In casi estremamente rari è stato documentato lo sviluppo di una reazione di ipersensibilità sistemica con shock anafilattico e decesso del paziente.
La cimice dei letti non è ritenuta un importante vettore di malattie infettive. L’unica prova accertata di una sua competenza e capacità vettoriale è stata accertata in nei topi di laboratorio in cui è avvenuta la trasmissione del Trypanosma Cruzi, agente eziologico del morbo di Chagas, una malattia parassitaria diffusa nell’America Latina. Anche se non ci sono prove dirette effettuate sull’uomo è probabile che la cimice dei letti possa fungere da vettore di questo parassita nell’essere umano. Per gli altri agenti infettivi (batteri e virus), nonostante diversi studi, non è stata ancora accertata la sua capacità vettoriale.
Collegamenti a link o a schede di maggiore approfondimento
– Cimice dei Letti (Cimex lectularius): biologia, prevenzione, controllo
Curiosità
È vero che le cimici si sviluppano in ambienti sporchi e malsani?
Assolutamente no. Anche un albergo, un treno o una casa molto puliti possono essere infestati dalla cimice dei letti. L’infestazione viene veicolata principalmente da persone o oggetti venuti in contatto con un ambiente infestato e che trasportano con sé uova o cimici. I luoghi più probabili ad essere infestati sono quelli caratterizzati da un ampio turn-over di persone, che siano più o meno puliti.
Le cimici si mettono vicine per proteggersi dal freddo?
No. Le cimici si riuniscono poiché insetti sociali e come tali formano aggregazioni di individui in luoghi al riparo della luce diurna nelle vicinanze dei punti in cui l’ospite sosta durante la notte. L’aggregazione viene mantenuta dall’emissione da parte di tutti gli stadi vitali di un feromone di aggregazione. In realtà uno dei motivi che potrebbe aver spinto le cimici ad aggregarsi è il contrario! Cioè il caldo e la conseguente disidratazione che può colpire gli stadi giovanili che possiedono un tegumento esterno meno sclerotizzato e quindi più soggetto a perdite di liquido in condizioni di elevate temperature e scarsa umidità dell’aria. L’aggregazione provoca la formazione di un microclima, con un aumento dell’umidità relativa in seno al focolaio, favorevole al mantenimento del bilancio idrico degli stadi immaturi. Questa ovviamente è solo un’ipotesi sostenuta da alcuni studiosi.
Ci sono cani addestrati per verificare la presenza di cimici in un locale?
Si. L’olfatto del cane è in grado di individuare l’odore emesso dalle cimici e dalle loro uova in un ambiente al fine di scoprire i focolai di sviluppo. Sono tuttora utilizzati con successo in America e in altri Paesi dell’Europa Unità Cinofile addestrate alla ricerca olfattiva della Cimice dei letti.
Negli ambienti infestati è possibile percepire un odore caratteristico emesso dalle cimici?
In un ambiente molto infestato in cui è presente una popolazione molto numerosa di cimici è possibile percepire un odore “dolciastro” molto caratteristico. Ciò è possibile perché le cimici di ogni stadio vitale emettono un feromone di aggregazione costituito da una serie di sostanze chimiche la maggior parte delle quali di natura aldeidica.
Tutti gli stadi sono ematofagi?
Tutti gli stadi vitali hanno assoluto bisogno di sangue per vivere, crescere e riprodursi.
La cimice dei letti può volare?
La cimice dei letti non è assolutamente in grado di volare, poiché nel corso dell’evoluzione le due coppie di ali toraciche si sono atrofizzate riducendosi ad una coppia di piastre vestigiali, dette emielitre.
I focolai di sviluppo si trovano solo nei luoghi in cui c’è una fonte di calore?
No. I focolai di sviluppo si possono trovare in ogni anfratto o fessura al riparo della luce posto nelle immediate vicinanze dei luoghi di sosta notturna dell’ospite. Il calore, così come l’anidride carbonica, sono degli stimoli che guidano la cimice durante la ricerca dell’ospite, non durante la ricerca di un rifugio. I focolai possono trovarsi anche in luoghi non riscaldati, come all’interno dei battiscopa e al di sotto del parquet nelle immediate vicinanze delle pareti (ovviamente nei pavimenti non riscaldati), dietro le cornici dei quadri, nelle tende e tendine, nelle fessure della carta da parati dei muri, nei mobili vicino al letto, come i comodini, ecc.
La cimice dei letti può pungere il mio animale da compagnia?
Si, anche se l’ospite elettivo rimane l’uomo.
È dolorosa la puntura della cimice dei letti?
No non è dolorosa. Anche se finora non sono mai state identificate delle sostanze anestetiche contenute nella saliva della cimice dei letti gli stiletti dell’apparato boccale sono così sottili che il danno cutaneo durante il pasto di sangue non viene avvertito dall’uomo.
La cimice dei letti è attiva solo di notte?
La cimice dei letti è un insetto ad abitudini notturne caratterizzato da una spiccata avversione per la luce (fototropismo negativo), quindi è attivo soprattutto di notte. Ciononostante cimici a digiuno ed affamate possono pungere anche in pieno giorno.
Si può diagnosticare un’infestazione da cimice dei letti in base all’aspetto delle lesioni cutanee?
Assolutamente no. Ci sono diversi artropodi (insetti e acari) patogeni per l’uomo che provocano delle lesioni cutanee molti simili, se non identiche. Anche diverse patologie cutanee possono causare delle lesioni cutanee simili alle punture della cimice dei letti.
I numeri della cimice
Quanto è grande la cimice dei letti?
Un esemplare adulto di cimice dei letti di sesso maschile e a digiuno raggiunge in media i 5,34 mm di lunghezza ed una larghezza di 1,33 mm a livello toracico e 2,6 mm a livello addominale. Una femmina adulta a digiuno raggiunge in media la lunghezza di 5,57 mm ed una larghezza di 1,4 mm a livello toracico e di 2,6 mm a livello addominale. Le neanidi a digiuno misurano in media: primo stadio: 1,45 mm, secondo stadio: 2,05 mm, terzo stadio: 2,45 mm, quarto stadio: 3,03 e quinto stadio: 4,45 mm.
Quanto vive una cimice?
Una cimice può vivere all’incirca 2 anni.
Quante uova depone una cimice?
Dipende dalla temperatura ambiente e dalla disponibilità di ospiti. Una femmina adulta, mantenuta ad una temperatura di 27°C, inizia a deporre uova 3 giorni dopo aver compiuto un pasto di sangue ed essersi accoppiata. Se non riesce più a compiere un successivo pasto di sangue depone 3 uova al giorno per circa 11 giorni. Se invece viene alimentata settimanalmente ma non riesce più ad accoppiarsi la produzione di uova continua con lo stessa quantità giornaliera per circa 7-8 settimane. Cimici dei letti che riescono ad accoppiarsi e a compiere il pasto di sangue in maniera continuativa rimangono fertili per tutta la durata della loro vita. Nel corso della propria vita una femmina di Cimex lectularius può deporre da 200 a 500 uova.
Quanto dura il ciclo vitale della cimice dei letti?
La durata del ciclo vitale è influenzata dalle condizioni di temperatura e dalla disponibilità di ospiti. Se l’ospite è sempre disponibile, con temperature di 30°C, l’intero ciclo vitale (uovo-adulto) si completa in circa 24 giorni, mentre con temperature di 18 °C il ciclo diventa più lungo: circa 128 giorni.
Quanto tempo ci vuole per un uovo di cimice per schiudersi?
Dipende dalla temperatura: a una temperatura costante di 22°C la schiusa avviene dopo circa 12 giorni, a 27°C dopo circa 6 giorni.
Quante volte punge una cimice?
Le cimici si nutrono in media ogni 3-7 giorni circa.
Quanto sangue ingerisce la cimice dei letti durante il pasto di sangue?
Un adulto di sesso maschile è in grado di ingerire, durante un pasto di sangue, circa 2,37 mg di sangue, incrementando il proprio peso di circa 1,46 volte; una femmina ingerisce una media di circa 7,81 mg di sangue, con un incremento di peso corporeo di circa 2,19 volte. Questa grande capacità di assumere quantità così elevate di sangue è permessa dalla presenza di membrane intersegmentali tra un segmento addominale e l’altro che consentono all’addome di espandersi come una fisarmonica.
Quanto tempo richiede un pasto di sangue?
Il pasto di sangue richiede una quantità di tempo pari a circa 10-15 minuti per gli adulti e circa 3 minuti per le neanidi di primo stadio.
Forse non tutti sanno che…
Crescita esponenziale di un focolaio
In un esperimento svoltosi nella città di Londra sono state costituite ex novo due popolazioni iniziali formate ciascuna da circa 40 cimici adulte, due neanidi di quarto stadio e cinque neanidi di quinto stadio. Le popolazioni di cimici sono state sistemate, nel mese di maggio, una in una camera non riscaldata, l’altra in una perennemente riscaldata. Le cimici sono state poi nutrite ogni due settimane circa. I primi di Novembre sono state conteggiate le due colonie. Quella nella camera non riscaldata ammontava a 1665 cimici totali, di cui 951 erano cimici adulte e neanidi, il resto uova. La popolazione della camera riscaldata ammontava a circa 5905 cimici, di cui 3282 adulti e neanidi e la restante parte uova (Usinger, 1966).
Cimici! non zecche…
«Completamente coperta» dalle zecche che avevano fatto un nido sotto la sua poltrona di prima classe. È la brutta avventura vissuta da una donna, passeggera sul traghetto xxxxxx della Compagnia xxxxxxx, partito venerdì scorso da Genova e diretto a Olbia. «Mi sentivo prudere su un braccio e mi sono svegliata alle 6,30 accorgendomi che ero completamente coperta da zecche dalla testa ai piedi», ha raccontato l’impiegata di xxxxxxx 41enne. «Ce n’erano centinaia, di tutte le dimensioni. Ho sempre avuto cani quindi ho capito subito che erano zecche»
(Corriere della Sera – 28 Luglio 2008)
…Infatti NON erano zecche! Alla loro prima ricomparsa in Italia, nei primi anni del 2000, le cimici vennero inizialmente scambiate per zecche, in quanto di aspetto simile ad un occhio non esperto. Non solo nelle navi e nei traghetti, ma anche nei Treni delle Ferrovie dello Stato scoppiò intorno al 2005 un vero e proprio scandalo mediatico dovuto alla diffusione di fantomatiche zecche negli scompartimenti dei treni. In pochi anni anche gli organi di informazione hanno capito che le zecche poverine… in quei casi non c’entravano niente, si trattava di cimici!
Cimice dei letti questa sconosciuta…
La cimice dei letti era uno dei parassiti più diffusi in Italia fino agli anni 40’ del XX secolo. Nel 1695 la più vecchia impresa di disinfestazione di cui si abbia testimonianza affermava che il parassita più importante in quell’epoca era proprio la cimice dei letti. Subito dopo la seconda guerra mondiale le infestazioni in Italia e nel mondo subirono un brusco e stabile calo azzerandosi quasi completamente. Il motivo di ciò è ancora oggetto di discussione fra gli studiosi. C’è chi pensa che il DDT, messo in commercio proprio in quegli anni, abbia potuto avere un ruolo principale nel processo. Ma sono solo ipotesi.
Negli anni 90’ le infestazini sono di nuovo ricomparse per la prima volta in America e poi alcuni anni dopo nel resto del mondo, aumentando drasticamente e raggiungendo i numeri dei giorni nostri. In America ormai 1 persona su 5 ha avuto un’infestazione della propria casa o conosce qualcuno che ha avuto la casa infestata. Anche i motivi di questa improvvisa ricomparsa non sono chiari e forse ci sono più concause che possono avere agito insieme: le più importanti sono lo sviluppo di una resistenza agli insetticidi (DDT compreso, anche se ai giorni nostri è vietato), la diffusione del riscaldamento centralizzato nelle case, la globalizzazione e l’aumento dei viaggi.
Quanto mi costi!
La notte del 6 Novembre del 2003 due fratelli, Siblings Burl and Desiree Mathias, scelsero per pernottare due notti un motel nella zona di Chigago che affittava camere per 100,00 $ al giorno. La seconda notte, dopo che erano già comparse in entrambi diverse lesioni cutanee, intorno a l’una di notte, Burl sollevò le lenzuola e vide numerosi insetti che camminavano sul suo corpo e sulle lenzuola del letto. Inorridito balzò in piedi e scoprì che gli insetti erano ingorgati di sangue. Appena accese le luci i fratelli riferirono di averne visti molti altri sui letti, sui mobili e sulle pareti. Dopo aver chiesto di essere trasferiti in un altro albergo, furono invece spostati in una stanza diversa sullo stesso piano.
In seguito a questo incidente i due fratelli fecero causa all’albergo e ottennero dal giudice un risarcimento per i danni subiti (compensatory damages) di 5.000,00 $ a testa. Poiché venne provato che l’albergo aveva agito con dolo non provvedendo per tempo a garantire l’eradicazione di un infestazione che era evidente ormai da molto tempo il giudice comminò un risarcimento ulteriore a beneficio dei due fratelli per un ammontare di 191.000,00 $ di danni punitivi (punitive o exemplary damages) a testa. L’albergo fu costretto a sborsare ai due fratelli un risarcimento totale di 382.000,00 $!
Il Registro on line della cimice dei letti in America (www.bedbugregistry.com)
Siete negli Stati Uniti d’America e volete pernottare in un albergo senza correre il rischio di ritrovarvi in una camera infestata dalla cimice dei letti? Potete consultare il Bed Bug Registry all’indirizzo www.bedbugregistry.com! Il Bed Bug Registry è un database pubblico gratuito di segnalazioni di infestazioni da cimici dei letti inviate dagli utenti in tutti gli Stati Uniti e in Canada. Fondato nel 2006, il sito ha raccolto più di 20.000 segnalazioni che afferiscono da circa 12.000 luoghi diversi. Nel sito è possibile addirittura scaricare un applicazione di questo registro per iPhone!
Accoppiamento traumatico e conflitto tra sessi
La riproduzione della Cimice dei letti è un evento assai curioso che ha importanti conseguenze sulla sua lotta. Anche se la riproduzione è di tipo sessuale (fusione dei gameti maschili e femminili) l’accoppiamento non coinvolge le vie genitali femminili. Gli spermatozoi infatti vengono iniettati direttamente nella cavità addominale della femmina attraverso l’organo riproduttore maschile che nel corso dell’evoluzione è diventato una sorta di ago ricurvo e molto acuminato.
Le femmine di una colonia di cimici vengono sottoposte inoltre ad un numero di accoppiamenti venti volte superiore a quello che sarebbero necessario per garantire una loro normale fertilità. I ripetuti accoppiamenti hanno un costo nelle femmine: le probabili infezioni ricorrenti e i continui danni cuticolari determinano una riduzione della fertilità e della longevità femminile. Questo ha innescato in loro degli adattamenti morfo-fisiologici e comportamentali atti a limitare questi svantaggi. È qui che nasce il cosiddetto “conflitto tra sessi”.
In primo luogo le femmine adulte non ripiene di sangue possono assumere una cosiddetta “posizione di rifiuto” che impedisce al maschio di montarla e quindi di accoppiarsi. Quelle replete di sangue non possono assumere questa posizione. È per questo infatti che il maggior numero degli accoppiamenti avviene dopo il pasto di sangue delle femmine.
Inoltre le femmine hanno sviluppato in una regione dell’addome un organo, detto organo di Ribaga, in cui avviene la penetrazione da parte dell’organo copulatore maschile. Questo organo esternamente è una sorta di soluzione di continuo della cute che permette una facile infissione dell’organo maschile. Internamente invece l’organo è costituito da una sorta di tasca adesa dall’interno alla soluzione di continuo del tegumento nella quale sono presenti un gran numero di cellule a funzione immunitaria che limitano così l’ingresso interno di batteri e funghi patogeni.
Ma l’adattamento che influenza direttamente la lotta a questo insetto è il seguente: le femmine adulte replete non rispondono più al feromone di aggregazione, anzi sembrano essere quasi respinte da esso. In questo modo possono fondare altre colonie in altri punti di un ambiente. Ecco perché le trappole a feromone potrebbero esser un arma a doppio taglio, in quanto possono provocare la dispersione ulteriore delle femmine in un ambiente infestato.
È stato accertato inoltre che la fertilità di una femmina (quindi il numero di uova vitali deposte) repleta di sangue e precedentemente fecondata una sola volta è molto maggiore di quelle soggette a ripetuti accoppiamenti nella colonia.