Topo

Pubblicato in data: 12 luglio 2015

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Topo domestico – Mus musculus

di Dario Capizzi

Vita da topo

Il topo domestico (il cui nome scientifico è Mus musculus) è un ospite delle abitazioni umane fin dall’antichità. Testimonianze storiche della Grecia e della Roma antiche riportano di rimedi più o meno efficaci per liberarsi di tali sgradite presenze. La sua indole curiosa la rende una specie piuttosto facile da catturare con trappole di varia tipologia o da avvelenare con esche rodenticide. Tuttavia, la sua taglia estremamente ridotta (il suo peso medio è compreso fra i 10 e i 15 grammi) lo rende in grado di colonizzare capillarmente intere strutture civili, complicando così la strategia di difesa. Inoltre, il suo ridotto fabbisogno idrico fa sì che possa adattarsi a vivere in qualunque ambito offra disponibilità di alimenti, non essendo l’acqua un fattore limitante.
Infine, il suo potenziale riproduttivo esplosivo lo rende in grado di infestare rapidamente qualunque ambiente offra le condizioni ecologiche adeguate in termini di cibo e possibilità di ricovero: si pensi che una femmina è in grado di riprodursi all’età di 60 giorni, dando alla luce da 5 a 8 piccoli anche una volta al mese.

Curiosita’

E’ vero che il topo preferisce il formaggio?

Il formaggio è un alimento attraente per i topi, così come per molti animali generalisti, ma non sembra essere preferito in misura maggiore rispetto ad altri. I topi si cibano praticamente di tutto, e non è facile stabilire quale sia l’alimento preferito in assoluto. Tra quelli più appetiti si possono citare la Nutella, la mela e i biscotti di vario genere.

E’ vero che le esche rodenticide anticoagulanti impediscono che il topo vada in decomposizione, facilitandone la mummificazione?

Falso, i topi dopo la morte si mummificano perché la loro piccola taglia favorisce il disseccamento rapido del cadavere, favorito anche dalle condizioni di scarsa umidità presenti nelle abitazione umane. In nessun modo le esche rodenticide anticoagulanti favoriscono il verificarsi di questo fenomeno.
E’ vero che le esche rodenticide contengono una sostanza amaricante che le rende sgradevoli agli animali domestici?
Falso, alle dosi in cui è presente nelle esche rodenticide, la sostanza amaricante non è percepita da cani e gatti, i quali hanno una soglia di percezione dell’amaro superiore a quella del topo. In sostanza, per rendere un’esca sgradita ai cani e ai gatti, si dovrebbe inserire al suo interno un quantitativo di tale sostanza talmente elevato che risulterebbe sgradita anche ai topi.

I numeri del topo

Quanto vive un topo?

L’aspettativa di vita di un topo è assai breve, solitamente di pochi mesi. Alcuni individui possono però vivere fino a un anno.

Quanti piccoli produce in un anno una coppia di topi?

I topi hanno un potenziale riproduttivo assai elevato. Se si calcola che una femmina di Topo domestico raggiunge la maturità sessuale all’età di sessanta giorni, può dare luogo ad un parto al mese, dando alla luce -in media- 8 piccoli alla volta, ne deriva che nell’arco di un anno una coppia è teoricamente in grado di dare alla luce la bellezza di 96 figli ed un totale di 253.760 discendenti!

Quanti topi ci sono in una città?

Il numero di topi (o ratti) per abitante è uno dei dati più spesso citati. In realtà, nessuno può sapere, neanche con la dovuta approssimazione, quanti topi vi siano in una città. Per saperlo, occorrerebbe fare uno studio molto dettagliato, cosa che in nessuna città italiana è stata mai fatta. Di conseguenza, non è possibile sapere il numero di topi o ratti presenti in una città.

Dott. Dario Capizzi

Dario Capizzi
Esperto: in gestione dei roditori (topi e ratti)

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