Tribolo

Biologia e comportamento

Cure e rimedi

Prevenzione e controllo

Biologia e comportamento

di Giuseppe Spina

A differenza di altri insetti delle derrate, i Triboli hanno vita longeva, l’adulto di T. confusum vive anche 3 anni, mentre T. castaneum generalmente non supera i 24 mesi. Si nutrono dello stesso substrato alimentare su cui si sviluppano le larve e riescono a sopravvivere anche solo cibandosi di muffe.
Ogni femmina depone in media 300-500 uova (1-15 al giorno) sugli alimenti attaccati, tuttavia vi sono casi in cui si registrano anche deposizioni di 900 unità.
In condizioni di temperatura e umidità ideali il ciclo di sviluppo viene completato da T. confusum in 25-27 giorni e da T. castaneum in 20 giorni.
Sono ottimi camminatori e prediligono muoversi con le zampe, tuttavia quanto le temperature risultano elevate (superiori ai 28-30 gradi) tendono a spostarsi in volo.

Cure e rimedi

di Giuseppe Spina

Gli infestanti delle derrate alimentari generalmente non sono pericolosi o dannosi per la salute umana. Tuttavia risultano particolarmente sgraditi poiché si sviluppano sugli alimenti che abbiamo in dispensa. Ridurre a zero il rischio di contaminazione è praticamente impossibile, basti considerare che, sebbene la maggior parte delle persone non è consapevole, quotidianamente ingeriamo la nostra “razione” di insetti sotto forma di frammenti cuticolari inglobati negli alimenti.

Prevenzione

Gli infestanti individuano il cibo tramite il richiamo odoroso. Ad esempio una confezione alimentare che non permette la fuoriuscita di sostanze volatili è praticamente “invisibile” per un insetto. Ne risulta che fra i più importanti fattori per prevenire l’arrivo di parassiti sono l’igiene e la pulizia di ambienti e mobilio in cui vengono conservati gli alimenti. Ad esempio mantenere per lungo tempo pasta fuoriuscita dai pacchi o farina accumulata nella dispensa, con ogni probabilità permetterà a numerosi artropodi di svilupparsi.
Scegliere come dispensa solo ambienti asciutti e ben aerati e drenati dall’umidità, spesso infatti la creazione di condensa nei pensili o nelle credenze permette la crescita di muffe che possono essere utilizzate da insetti e acari quale substrato alimentare.
Pertanto pulizie periodiche accurate con aspirazione delle polveri, coniugate con una buona detersione e disinfezione delle strutture, renderanno le infestazioni meno probabili.
E’ altresì importante non accumulare per molto tempo gli alimenti poiché si acuisce il rischio di infestazioni. Sarebbe preferibile non mantenere pasta, farina, legumi secchi, cioccolato etc, per più di 6-8 mesi in dispensa.

Monitoraggio

Osservare le confezioni o l’eventuale presenza di “segni indicatori” quali fori, bave sericee (tipiche delle infestazioni di lepidotteri) o la presenza stessa di larve vive o esemplari adulti.
Si possono impiegare anche trappole a colla attivate con specifici attrattivi alimentari o feromonici.

Gestione

A seconda della specie purtroppo la gestione spesso non è semplice. In particolare, per insetti polifagi che completano il ciclo di sviluppo in breve tempo (Es. Lasioderma serricorne, Plodia interpunctella), con molta probabilità la presenza si ripresenterà più volte nel corso del tempo.
Una volta individuato il problema le azioni da intraprendere devono essere decise. 
Per prima cosa è necessario eliminare tutti gli alimenti rinvenuti infestati. E’ assolutamente indispensabile posizionare in quarantena anche tutte le altre confezioni attigue poiché molti insetti delle derrate completano lo sviluppo larvale all’interno del substrato, pertanto non è possibile sapere se un determinato prodotto è rimasto indenne.
Piccoli trattamenti con insetticidi di contatto possono risultare utili, esistono numerosi prodotti pronti all’uso adatti allo scopo. Tuttavia è bene affidarsi a un professionista se la pullulazione dovesse diventare incontrollabile.

Prevenzione e controllo

di Giuseppe Spina

Come prevenire le punture di triboli

Non pungono ne mordono! Tuttavia risultano pericolosi poiché in seguito a permanenza per 2-3 mesi sulle farine, queste vengono contaminate con dei chinoni, composti organici aromatici, che recenti studi hanno classificato come cancerogeni.

Come prevenire le infestazioni

Interventi di puntuale e intensa pulizia risultano il presidio più importante per limitare lo sviluppo dei triboli. Tuttavia non è sufficiente mantenere un buon livello igienico degli ambienti, è infatti fondamentale estendere tali attività anche a tutte le strutture e i macchinari. La corretta aspirazione delle polveri con cadenza periodica limita notevolmente i luoghi idonei allo sviluppo delle giovani larve e degli adulti.
Crepe, fessure su muri e pavimenti o qualsiasi altri anfratti devono essere sigillati con materiali idonei.

Come disinfestare

Triboli nell’abitazione
Generalmente le infestazioni derivano da alimenti infestati o accumuli di detriti alimentari di origine amilacea nei mobili o a terra. Bisogna controllare tutte le confezioni per verificarne l’integrità e l’assenza di infestazioni.

Triboli nel supermercato
Anche in questo caso è necessario verificare le confezioni, per individuare gli alimenti attaccati. Molto spesso le infestazioni hanno inizio in prossimità degli alimenti per animali poiché vengono prodotti con standard meno rigorosi rispetto ad alimenti destinati all’alimentazione umana, ma anche nei prodotti biologici.
Il monitoraggio può essere condotto con trappole a caduta, innescate con feromone sintetico di aggregazione e/o attrattivo alimentare.

Triboli nelle industrie alimentari
E’ senza dubbio uno dei principali infestanti le industrie alimentari della filiera cerealicola. Nei mulini, tanto più se di tipo tradizionale, sono i coleotteri maggiormente diffusi e dannosi. Specie detriticole, si nutrono a spese di qualsiasi residuo non viene prontamente rimosso con le operazioni di pulizia.
Il monitoraggio può essere condotto con trappole a caduta, innescate con feromone sintetico di aggregazione e/o attrattivo alimentare.

Cure e rimedi
di Giuseppe Spina

Gli infestanti delle derrate alimentari generalmente non sono pericolosi o dannosi per la salute umana. Tuttavia risultano particolarmente sgraditi poiché si sviluppano sugli alimenti che abbiamo in dispensa. Ridurre a zero il rischio di contaminazione è praticamente impossibile, basti considerare che, sebbene la maggior parte delle persone non è consapevole, quotidianamente ingeriamo la nostra “razione” di insetti sotto forma di frammenti cuticolari inglobati negli alimenti.

Prevenzione

Gli infestanti individuano il cibo tramite il richiamo odoroso. Ad esempio una confezione alimentare che non permette la fuoriuscita di sostanze volatili è praticamente “invisibile” per un insetto. Ne risulta che fra i più importanti fattori per prevenire l’arrivo di parassiti sono l’igiene e la pulizia di ambienti e mobilio in cui vengono conservati gli alimenti. Ad esempio mantenere per lungo tempo pasta fuoriuscita dai pacchi o farina accumulata nella dispensa, con ogni probabilità permetterà a numerosi artropodi di svilupparsi.
Scegliere come dispensa solo ambienti asciutti e ben aerati e drenati dall’umidità, spesso infatti la creazione di condensa nei pensili o nelle credenze permette la crescita di muffe che possono essere utilizzate da insetti e acari quale substrato alimentare.
Pertanto pulizie periodiche accurate con aspirazione delle polveri, coniugate con una buona detersione e disinfezione delle strutture, renderanno le infestazioni meno probabili.
E’ altresì importante non accumulare per molto tempo gli alimenti poiché si acuisce il rischio di infestazioni. Sarebbe preferibile non mantenere pasta, farina, legumi secchi, cioccolato etc, per più di 6-8 mesi in dispensa.

Monitoraggio

Osservare le confezioni o l’eventuale presenza di “segni indicatori” quali fori, bave sericee (tipiche delle infestazioni di lepidotteri) o la presenza stessa di larve vive o esemplari adulti.
Si possono impiegare anche trappole a colla attivate con specifici attrattivi alimentari o feromonici.

Gestione

A seconda della specie purtroppo la gestione spesso non è semplice. In particolare, per insetti polifagi che completano il ciclo di sviluppo in breve tempo (Es. Lasioderma serricorne, Plodia interpunctella), con molta probabilità la presenza si ripresenterà più volte nel corso del tempo.
Una volta individuato il problema le azioni da intraprendere devono essere decise. 
Per prima cosa è necessario eliminare tutti gli alimenti rinvenuti infestati. E’ assolutamente indispensabile posizionare in quarantena anche tutte le altre confezioni attigue poiché molti insetti delle derrate completano lo sviluppo larvale all’interno del substrato, pertanto non è possibile sapere se un determinato prodotto è rimasto indenne.
Piccoli trattamenti con insetticidi di contatto possono risultare utili, esistono numerosi prodotti pronti all’uso adatti allo scopo. Tuttavia è bene affidarsi a un professionista se la pullulazione dovesse diventare incontrollabile.

Prevenzione e controllo
di Giuseppe Spina

Come prevenire le punture di triboli

Non pungono ne mordono! Tuttavia risultano pericolosi poiché in seguito a permanenza per 2-3 mesi sulle farine, queste vengono contaminate con dei chinoni, composti organici aromatici, che recenti studi hanno classificato come cancerogeni.

Come prevenire le infestazioni

Interventi di puntuale e intensa pulizia risultano il presidio più importante per limitare lo sviluppo dei triboli. Tuttavia non è sufficiente mantenere un buon livello igienico degli ambienti, è infatti fondamentale estendere tali attività anche a tutte le strutture e i macchinari. La corretta aspirazione delle polveri con cadenza periodica limita notevolmente i luoghi idonei allo sviluppo delle giovani larve e degli adulti.
Crepe, fessure su muri e pavimenti o qualsiasi altri anfratti devono essere sigillati con materiali idonei.

Come disinfestare

Triboli nell’abitazione
Generalmente le infestazioni derivano da alimenti infestati o accumuli di detriti alimentari di origine amilacea nei mobili o a terra. Bisogna controllare tutte le confezioni per verificarne l’integrità e l’assenza di infestazioni.

Triboli nel supermercato
Anche in questo caso è necessario verificare le confezioni, per individuare gli alimenti attaccati. Molto spesso le infestazioni hanno inizio in prossimità degli alimenti per animali poiché vengono prodotti con standard meno rigorosi rispetto ad alimenti destinati all’alimentazione umana, ma anche nei prodotti biologici.
Il monitoraggio può essere condotto con trappole a caduta, innescate con feromone sintetico di aggregazione e/o attrattivo alimentare.

Triboli nelle industrie alimentari
E’ senza dubbio uno dei principali infestanti le industrie alimentari della filiera cerealicola. Nei mulini, tanto più se di tipo tradizionale, sono i coleotteri maggiormente diffusi e dannosi. Specie detriticole, si nutrono a spese di qualsiasi residuo non viene prontamente rimosso con le operazioni di pulizia.
Il monitoraggio può essere condotto con trappole a caduta, innescate con feromone sintetico di aggregazione e/o attrattivo alimentare.

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