di Alessandro Maria Di Giulio
Secondo quanto riportato dall’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo del 09/08/2022 delle attività di sorveglianza nei confronti del virus del West Nile e del virus Usutu in Italia, “continua a crescere il numero di casi umani di infezione da West Nile Virus nell’ultima settimana di sorveglianza Dall’inizio di giugno 2022 sono stati segnalati in Italia 144 casi confermati di infezione da West Nile Virus ( nell’uomo 94 nell’ultimo bollettino) di questi 87 si sono manifestati nella forma neuro invasiva 22 Emilia Romagna, 50 Veneto, 8 Piemonte, 5 Lombardia, 2 Friuli Venezia Giulia), 23 casi identificati in donatori di sangue 3 Lombardia, 11 Veneto, 6 Emilia Romagna, 3 Piemonte), 33 casi di febbre (1 Piemonte, 3 Lombardia, 27 Veneto, 2 Emilia Romagna) e 1 caso sintomatico (1 Veneto). Il primo caso umano della stagione è stato segnalato dal Veneto nel mese di giugno nella provincia di Padova. Dieci decessi sono stati notificati tra i casi confermati (6 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 1 in Emilia Romagna) Nello stesso periodo sono stati segnalati i primi due casi di Usutu virus asintomatici in Friuli Venezia Giulia.”
La presenza del WNV – continua il bollettino – è stata confermata in 20 uccelli appartenenti a specie bersaglio in Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Veneto. Le analisi molecolari hanno classificato il ceppo virale all’interno del Lineage 2. La circolazione del Lineage 1 è stata confermata nelle province di Ferrara, Rovigo e Padova.
Appartengono alle specie bersaglio:
– Gazza (Pica pica)
– Cornacchia grigia (Corvus corone cornix)
– Ghiandaia (Garrulus glandarius)
Per quanto riguarda la sorveglianza entomologica “la presenza del WNV è stata confermata dal CESME in 121 pool di zanzare
catturati in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte Emilia Romagna e Lombardia. Le analisi molecolari hanno classificato il ceppo virale all’interno del Lineage 2. La circolazione del Lineage 1 è stata confermata nelle province di Bologna, Ferrara, Venezia, Padova e Rovigo.”
Per la sorveglianza sul virus Usutu “è stato identificato in 58 pool di zanzare e 7 uccelli in Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Toscana, Lazio e Veneto”.
La circolazione di questi virus è quindi elevata e le ultime piogge non devono rassicuraci, sperando in una diminuzione del numero di zanzare. Anzi, considerando che ora molti contenitori si saranno riempiti di acqua possiamo pensare che ci sarà un incremento almeno per le prossime due settimane della deposizione delle uova e quindi del numero di zanzare. Quindi, a conclusione delle piogge si invitano i cittadini ad effettuare la collocazione di larvicidi nei tombini presenti nei cortili e nei giardini e l’eliminazione di tutti i contenitori con acqua scoperti. Negli orti gli eventuali bidoni per la raccolta delle acque piovane devono essere muniti di coperchi a tenuta. Nei pollai e nei recinti dei cavalli facciamo attenzione a togliere tutta l’acqua negli abbeveratoi ogni 2-3 giorni e sostituirla con acqua fresca; abbiamo constatato più volte che vengono integrati con acqua ma senza eliminarla del tutto. Risultato: abbeveratoi pieni di larve di zanzara.
Distribuzione geografica dei pool di
zanzare ed uccelli risultati positivi nei confronti
dell’USUV – 2022