di Alessandro Maria Di Giulio
Passate le piogge primaverili il tempo volge al bello e le temperature sono in netta risalita. E’ il momento dello sviluppo dei focolai larvali di zanzare, i tombini sono pieni di acqua e le uova si schiudono. Le larve compiranno il loro ciclo in circa 10 giorni e quindi inizierà la conquista del territorio da parte delle zanzare. E’ importante quindi eliminare tutti i contenitori presenti nei giardini che hanno raccolto l’acqua piovana, secchi, bidoni e i sottovasi. Facciamo attenzione anche ai teli delle piscine, svuotiamo con una pompa l’acqua accumulata. Nei tombini mettiamo infine i prodotti larvicidi, l’offerta che troviamo nelle farmacie e nei negozi per agricoltura è ampia. Si va dai larvicidi biologici a base di Bacillus thuringiensis varietà israeliensis, ai prodotti chimici, a quelli che producono un film siliconico o a base di oli vegetali. Ma cosa fanno i Comuni per contrastare la presenza di focolai nei giardini pubblici e nelle strade cittadine. “Il Comune di Città della Pieve – come riferito da Perugia Today – ricorre anche quest’anno all’impiego di prodotti completamente biologici per il contrasto alla zanzara. Sono due anni che l’Amministrazione pievese ha scelto di intraprendere azioni di lotta alle zanzare basate sulla prevenzione e su interventi larvicidi con prodotti completamente biologici, efficaci esclusivamente sul bersaglio e totalmente innocui per l’uomo, per gli animali, non inquinanti per l’ambiente e privi di effetti negativi sulle api, farfalle ed altri insetti utili, e che prevedano uno studio preliminare del territorio e una gestione scientifica”
Il Comune di Modena oltre alla attività territoriale di controllo punta molto sui “Consigli e informazioni utili che sono forniti anche dall’app dedicata della Regione “ZanzaRer”, per smartphone e tablet, che dà inoltre la possibilità di registrare gli interventi con larvicidi effettuati con un aggiornamento automatico del calendario delle ripetizioni. Come continua l’articolo di Modena Today – Entrando nel dettaglio della campagna, da aprile l’Amministrazione sta iniziando i trattamenti larvicidi in 55mila caditoie e tombini degli immobili comunali (tra i quali scuole, biblioteche, centri sociali) e delle aree pubbliche, e nei 17 cimiteri cittadini. Una maggiore attenzione da quest’anno sarà dedicata agli asili nido, alle scuole dell’infanzia e a quelle primarie, dove le azioni preventive di contrasto alle zanzare devono essere attuate per tutto l’arco di tempo in cui si ha circolazione delle zanzare (aprile-ottobre), quindi pure in luglio e agosto quando gli istituti sono chiusi.
Misano Adriatico sceglie la distribuzione gratuita di larvicida per sensibilizzare la popolazione e in Rimini Today leggiamo che “Dal 15 maggio, presso le farmacie comunali, sarà inoltre possibile ritirare gratuitamente il flaconcino di gocce larvicida da applicare alle caditoie private. Il prodotto, a partire dal mese di giugno e fino la prima settimana di agosto, sarà distribuito anche durante il mercato settimanale del martedì presso l’apposito banchetto.”
Quindi massima attenzione alla prevenzione ma anche l’attivazione di studi per seguire la zanzara coreana che si sta presentando in nord Italia , come riferito da Il Giornale.it “Nell’estate del 2020 erano stati i ricercatori del dipartimento di Bioscienze, con il contributo della Scuola Universitaria Superiore di Pavia, a scoprire la prima popolazione stabile in regione. Lo studio in questione era stato pubblicato lo scorso autunno. La prima scoperta di Aedes koreicus era stata fatta nella Bergamasca, e gli occhi erano stati puntati sullo scalo di Orio al Serio. Infatti la zanzara coreana, in arrivo dall’Estremo Oriente, potrebbe essere atterrata attraverso merci e viaggiatori. Oppure potrebbe essere arrivata da altre zone che ormai da tempo ci convivono, come il Veneto. O anche dalla Svizzera”. In conclusione poniamo una domanda, sarà opportuno creare una rete di monitoraggio delle zanzare presso gli aeroporti italiani per rilevare i possibili ingressi di zanzare?
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