Zecche: inizia il grande attacco

Pubblicato in data: 24 aprile 2019

di Alessandro Maria Di Giulio

In questi giorni di innalzamento delle temperature e di forte umidità le zecche stanno abbandonando i loro rifugi invernali e si stanno distribuendo nel territorio alla ricerca di animali da parassittare. Già numerose sono le chiamate di persone trovano il cane pieno di zecche dopo averlo portato a spasso. Facciamo quindi grande attenzione ai nostri amici a 4 zampe. Proteggiamoli con i dispositivi che ci consiglia il nostro veterinario e ricordiamoci di controllarli prima di riportarli a casa. Il morso della zecca può essere molto pericoloso anche per noi ed in particolare per i nostri bambini. Attenzione quindi alle passeggiate in campagna. La malattia di Lyme trasmessa dalle zecche si sta estendo  in diverse parti d’Italia oltre ad essere endemica in molti paesi europei. Numerosi i casi, anche di star del cinema che sono state colpite dalla malattia, come riportato da Corriere della sera “Da Selena Gomez a Pink, 26 star con una malattia cronica”.

Vediamo allora i consigli di prevenzione con
Luciano Toma

zecca

Con l’arrivo della stagione estiva aumentano le  attività all’aria aperta in campagna e in montagna. Di seguito si riportano alcuni consigli per tentare di ridurre la possibilità di contatto con le zecche.
E’ importante trattare gli animali domestici (soprattutto i cani che portiamo con noi all’aperto) utilizzando repellenti e antiparassitari disponibili in vari formulati (collari, spot-on per cane o specifici per gatto) per tutelare la salute dell’animale e per evitare di portarsi a casa le zecche.
Quando si passeggia nei boschi o in zone erbose è consigliabile indossare maglie a maniche lunghe pantaloni lunghi e di colore chiaro, per facilitare l’osservazione di eventuali zecche che vi camminino mentre cercano di attaccarsi alla pelle. Nel caso ci fosse un evidente abbondanze di zecche nel luogo di passaggio, se possibile si possono infilare i pantaloni nei calzettoni e la maglietta nei pantaloni, per rendere difficile l’accesso della zecca alla pelle.
Si consiglia di camminare al centro dei sentieri per evitare il contatto con erba alta dove le zecche possono essere presenti pronte per attaccarsi ad un ospite che passa. Per le stesse ragioni è preferibile non sedersi dove l’erba è alta o in prossimità di cespugli e vegetazione incolta. Durante l’escursione è una buona abitudine quella di controllarsispesso per rimuovere eventuali zecche in cerca di un punto adatto per fissarsi sulla pelle.
In generale per ridurre il rischio di attacco della zecca si possono applicare prodotti repellenti contro le zecche, sulla pelle scoperta e sui vestiti, seguendo scrupolosamente le avvertenze riportate in etichetta.
Alla fine di una escursione sarebbe opportuno sgrullare i vestiti su una superficie chiara e poi mettere i vestiti in lavatrice ad alte temperature. E’ importante lavarsi e poi controllare tutto il corpo, facendo particolare attenzione a schiena, cuoio capelluto, collo e alla zona dietro alle ginocchia. Va ricordato infatti che la presenza di una zecca non si avverte, come invece avviene per la puntura di zanzara, ma la si può solo rilevare al tatto.
In caso di presenza di zecche sul corpo, occorre:

– rimuovere la zecca, afferrandola con una pinza il più vicino possibile alla cute tirandola verso l’alto e ruotando leggermente, cercando di non schiacciarla o romperla; non cospargerla di olio o sostanze irritanti che la farebbero affondare ancora di più nella pelle e provocherebbero il rigurgito di materiale organico potenzialmente infetto;
– disinfettare la zona della pelle da cui è stata rimossa la zecca;
– osservare il punto della puntura quotidianamente per circa un mese e contattare subito il medico nel caso in cui dovesse comparire una chiazza circolare rosso scuro tendente ad ampliarsi e ad allargarsi;
– rivolgersi al medico in presenza di qualunque sintomo come febbre, mal di testa, comparso dopo la scoperta della zecca; riportare al medico la data dell’escursione e se la zecca rimossa fosse piena di sangue o asciutta e sottile; il medico si pronuncerà rispetto ad una terapia antibiotica.
Per informazioni sull’argomento ci si può rivolgere al Dipartimento di Prevenzione della propria Azienda Sanitaria oppure al proprio medico di medicina generale.
Per approfondimenti ulteriori sul web:
corriere.it salute – malattia lyme
epicentro iss – zecche
izsvenezie – zecche
ausl pr – campagne informative
portaledisinfestazione – zecca