TEMPO DI CALABRONI
di Davide Di Domenico
Qualche giorno fa il vicino dell’appartamento in cui ho lo studio, mi ha telefonato tutto preoccupato dicendomi:
“Davide hai un nido di calabroni nella terrazza, di giorno li vedo che vanno e vengono”. In effetti io la terrazza dello studio di Bologna la uso molto poco e lascio sempre la tapparella semiaperta per dar luce al tronchetto della felicità, una Dracena secolare che mi ha praticamente visto crescere.
Da buon biologo mi sono subito interessato della cosa e, tenendo la finestra ben chiusa, ho studiato la situazione, osservando in silenzio il lento via vai delle operaie intente a raccogliere cibo per alimentare la loro regina e le larve. Sono infatti instancabili predatori e per questo i Calabroni possono essere considerati utili per la gran quantità di insetti molesti che eliminano, in particolare mosche, bruchi, cavallette, altre vespe ed api.
Battendo da dietro il cassone della tapparella ho sentito il rumore di uno stormo di bombardieri che si solleva in volo con un suono sordo e potente. Sono tanti ed effettivamente in quella posizione, a ridosso delle abitazioni, possono rappresentare un problema. I calabroni in realtà, come tutte le vespe e le api, diventano pericolosi se ci si avvicina troppo al nido, ossia quando sentono minacciata la loro colonia; in questo caso vi è il rischio di essere attaccati e punti. Lontano dal nido pungono in genere solo se afferrati o schiacciati, altrimenti si allontanano senza reagire.
Cosa fare quindi?
La sicurezza prima di tutto. Non avventurarsi sopra delle scale o aprire il cassonetto senza aver preso tutte le precauzioni per sé stessi, ma anche nei confronti di altri eventuali passanti.
È meglio affrontare la cosa a mente fredda, mantenendo sempre un punto d’appoggio stabile e cercando se possibile di usare un metodo indiretto:
– La strategia migliore in questo caso è quella di spruzzare insetticida spray per vespe direttamente sulla tapparella chiusa, richiudendo la porta finestra dall’interno e riavvolgendo la tapparella in modo da trasferire il prodotto all’interno del cassonetto. Dopo qualche secondo i calabroni iniziano a cadere sul pavimento a causa dell’effetto aerosol generato dall’evaporazione del prodotto irrorato sulla tapparella.
– Un’altra strategia potrebbe essere quella di posizionare una bomboletta spray auto svuotante fra la tapparella chiusa e la porta finestra richiudendola velocemente dall’interno dopo aver attivato il dispositivo.
Nel caso non fosse possibile applicare uno dei metodi sopra descritti, si deve procedere ad irrorare direttamente il nido dall’esterno con un prodotto insetticida specifico a lunga gittata, avendo cura di dirigere il getto verso il foro di uscita, penetrando il più possibile verso il nido. Questo riduce molto le possibilità di reazione dei calabroni.
In tutti i casi il trattamento di disinfestazione va eseguito al mattino presto, quando l’attività dei calabroni è minima e la temperatura ancora fresca, usando indumenti protettivi e se opportuno chiedendo consiglio ad un professionista.
Una volta terminata la disinfestazione, se possibile, rimuovere completamente il nido ed applicare delle protezioni (rete, cemento o altro) per evitare che altri calabroni possano entrare nella cavità per fondare una nuova colonia.
Per saperne di più:
PODIS Calabroni prevenzione e controllo