Prime punture da zecca. Attenzione alle passeggiate in campagna.
Con l’innalzamento delle temperature primaverili inizia il periodo di sviluppo delle zecche. Già si sono verificate le prime punture da zecca ed il ricorso al pronto soccorso per la procedura di asportazione e disinfezione. Con il prossimo periodo pasquale facciamo attenzione quindi alle passeggiate in campagna.
Vediamo i consigli del nostro esperto, il Dott. Luciano Toma.
E’ importante trattare gli animali domestici (soprattutto i cani che portiamo con noi all’aperto) utilizzando repellenti e antiparassitari disponibili in vari formulati (collari, spot-on per cane o specifici per gatto) per tutelare la salute dell’animale e per evitare di portarsi a casa le zecche.
Quando si passeggia nei boschi o in zone erbose è consigliabile indossare maglie a maniche lunghe pantaloni lunghi e di colore chiaro, per facilitare l’osservazione di eventuali zecche che vi camminino mentre cercano di attaccarsi alla pelle. Nel caso ci fosse un evidente abbondanze di zecche nel luogo di passaggio, se possibile si possono infilare i pantaloni nei calzettoni e la maglietta nei pantaloni, per rendere difficile l’accesso della zecca alla pelle.
Si consiglia di camminare al centro dei sentieri per evitare il contatto con erba alta dove le zecche possono essere presenti pronte per attaccarsi ad un ospite che passa. Per le stesse ragioni è preferibile non sedersi dove l’erba è alta o in prossimità di cespugli e vegetazione incolta. Durante l’escursione è una buona abitudine quella di controllarsi spesso per rimuovere eventuali zecche in cerca di un punto adatto per fissarsi sulla pelle.
In generale per ridurre il rischio di attacco della zecca si possono applicare prodotti repellenti contro le zecche, sulla pelle scoperta e sui vestiti, seguendo scrupolosamente le avvertenze riportate in etichetta.
Alla fine di una escursione sarebbe opportuno sgrullare i vestiti su una superficie chiara e poi mettere i vestiti in lavatrice ad alte temperature. E’ importante lavarsi e poi controllare tutto il corpo, facendo particolare attenzione a schiena, cuoio capelluto, collo e alla zona dietro alle ginocchia. Va ricordato infatti che la presenza di una zecca non si avverte, come invece avviene per la puntura di zanzara, ma la si può solo rilevare al tatto.
In caso di presenza di zecche sul corpo, occorre:
– rimuovere la zecca, afferrandola con una pinza il più vicino possibile alla cute tirandola verso l’alto e ruotando leggermente, cercando di non schiacciarla o romperla; non cospargerla di olio o sostanze irritanti che la farebbero affondare ancora di più nella pelle e provocherebbero il rigurgito di materiale organico potenzialmente infetto;
– disinfettare la zona della pelle da cui è stata rimossa la zecca;
– osservare il punto della puntura quotidianamente per circa un mese e contattare subito il medico nel caso in cui dovesse comparire una chiazza circolare rosso scuro tendente ad ampliarsi e ad allargarsi;
– rivolgersi al medico in presenza di qualunque sintomo come febbre, mal di testa, comparso dopo la scoperta della zecca; riportare al medico la data dell’escursione e se la zecca rimossa fosse piena di sangue o asciutta e sottile; il medico si pronuncerà rispetto ad una terapia antibiotica.
Per informazioni sull’argomento ci si può rivolgere al Dipartimento di Prevenzione della propria Azienda Sanitaria oppure al proprio medico di medicina generale.
Per approfondimenti ulteriori sul web:
epicentro iss – zecche
izsvenezie – zecche
ausl pr – campagne informative
portaledisinfestazione – zecca